Cultura

Tutti i Santi giorni, 7 gennaio: si ricorda San Raimondo di Peñafort

La rubrica "Tutti i Santi giorni" del 7 gennaio: San Raimondo di Peñafort.

La rubrica “Tutti i Santi giorni” del 7 gennaio: San Raimondo di Peñafort.

San Raimondo nacque sul finire dell’anno 1175 in Peñafort, castello della Catalogna, appartenente alla sua famiglia. Studiò retorica e filosofia a Barcellona, trasferendosi poi a Bologna per laurearsi in legge; qui cominciò a insegnare diritto canonico. Tornato a Barcellona per volere del vescovo Berengario, nel 1222 entrò nell’ordine dei Padri Predicatori, otto mesi dopo la morte del fondatore San Domenico, assoggettandosi a tutti i doveri imposti dalla regola. Nel 1238 fu eletto Generale dell’Ordine, ma pur essendosi in un primo momento piegato alla volontà dei confratelli, dopo aver guidato la comunità per due anni con gran prudenza e pietà, rinunciò al generalato, più per modestia e desiderio di vita ritirata che a causa della malattia; questa l’aveva colto allorquando fu invitato ad assumere la carica vacante dell’arcivescovado di Tarragona. Convito sostenitore della regolare osservanza, redasse nuove Costituzioni, che sono rimaste in vigore fino alla revisione del 1914.

Grande merito di Raimondo fu aver eretto le prime scuole di lingue orientali, a Tunisi di arabo e a Maiorca di ebraico, in modo che i Frati Predicatori missionari potessero essere più preparati per l’apostolato nella multietnica società iberica. Dopo una vita dedita al servizio, allo studio e alla predicazione, Raimondo di Peñafort morì quasi centenario nel convento di Barcellona il 6 gennaio 1275. Nel 1838 le spoglie furono traslate in una cappella della cattedrale di Barcellona.

L’iconografia più usuale lo vede rappresentato con l’abito tipico dei Frati Domenicani – cioè una tonaca di lana bianca con una cintura di cuoio su cui si indossava una cotta di lino; sopra un largo cappuccio a coprire anche le spalle e su tutto una cappa di lana scura – anche se quella più caratteristica lo ritrae mentre attraversa le acque a bordo del mantello, usato a mo’ di imbarcazione. L’immagine fa riferimento a un miracolo operato dal santo: si narra che il frate si fosse lasciato convincere da re Giacomo I ad accompagnarlo a Maiorca per convertire numerosi giudei, in verità animato da altri intenti. Scoperto l’inganno e deciso a tornare a Barcellona, poiché impossibilitato avendo il sovrano vietato alle imbarcazioni di lasciarlo salire, il santo stese il suo mantello sul mare e lo attraversò, percorrendo ben 160 miglia in sole 6 ore.

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