Capistrello, simboli della X Mas nelle calze della Befana: il Comune ricorre alle vie legali

Simboli della X Mas nelle calze della Befana consegnate ai bambini: caos a Capistrello. Il Comune ricorre alle vie legali
Simboli della X Mas nelle calze della Befana destinate ai bambini: caos a Capistrello. Il Comune ricorre alle vie legali
Calze della Befana con …sorpresa. Finisce nella bufera l’evento organizzato dal Comune di Capistrello, dopo che alcune delle calze distribuite ai bambini radunati in piazza recavano il simbolo della Flottiglia della Repubblica Sociale Italiana, la Decima Mas. Sono trascorse poche ore dalla consegna alla protesta da parte di alcuni genitori. Il fatto ha destato scalpore, soprattutto considerando che Capistrello sia stato storicamente teatro di un doloroso eccidio ad opera delle truppe naziste. I simboli sono stati trovati direttamente all’interno delle calze dai bambini, che hanno chiesto ai genitori di cosa si trattasse. La polemica è divampata inizialmente sui social e l’Anpi Marsica non ha perso tempo ad esprimersi per stigmatizzare i fatti accaduti.
Queste le spiegazioni del Comune di Capistrello: “In seguito agli spiacevoli eventi del giorno della Befana, quando alcune calze distribuite alla cittadinanza hanno causato un acceso dibattito e polemiche, nel mirino delle accuse sono finiti l’amministrazione comunale e il sindaco, incolpati ingiustamente di legami con ideologie fasciste. Il motivo di tali accuse risiede nel ritrovamento di alcune patch della 10ª flottiglia X Mas contenute in qualche calza consegnata alla popolazione. Tuttavia, l’amministrazione ha smentito subito categoricamente qualsiasi coinvolgimento con simboli o organizzazioni fasciste, ribadendo la sua totale estraneità ai fatti.
Di fronte a una serie di insulti, e dichiarazioni diffamatorie indirizzate nei confronti dell’amministrazione comunale, del sindaco e degli altri amministratori, l’amministrazione di Capistrello ha deciso di agire legalmente. Attraverso un comunicato stampa, era stata annunciata l’intenzione di presentare una denuncia querela nei confronti di coloro che hanno confezionato le calze e di chi ha diffamato e offeso pubblicamente il sindaco e gli amministratori comunali. L’obiettivo principale di questa azione legale è tutelare l’immagine della città, dei suoi cittadini, dell’amministrazione e del sindaco attualmente in carica. Le dichiarazioni offensive sono state ritenute lesive dell’immagine e dell’onorabilità della comunità di Capistrello, spingendo l’amministrazione a prendere una posizione drastica contro chi ha diffuso tali accuse infondate.
È importante sottolineare che sia l’amministrazione comunale, sia il sindaco con tutti i consiglieri di maggioranza, sono attivamente coinvolti in associazioni antifasciste come l’ANPI Marsica, l’associazione I 33 martiri di Capistrello e il Cammino dell’Accoglienza. Le commemorazioni annuali di date significative come il 25 aprile e il 4 giugno testimoniano l’impegno costante della comunità nella lotta contro il fascismo e la difesa dei valori democratici. Il caso di Capistrello, pertanto, non solo evidenzia la necessità di una rapida risoluzione legale per ripristinare l’onorabilità dell’amministrazione, ma anche la volontà della comunità di difendere la propria reputazione e sostenere i principi antifascisti che sono stati al centro della storia di Capistrello”.