Tecnocall, mobilitazione dei lavoratori davanti alla Prefettura e in Consiglio provinciale: approvata risoluzione

11 gennaio 2024 | 16:24
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Tecnocall, mobilitazione dei lavoratori davanti alla Prefettura e in Consiglio provinciale: approvata risoluzione

Tecnocall, doppia mobilitazione all’Aquila: sit-in in Prefettura e mobilitazione in Consiglio provinciale, dov’è stata approvata la mozione proposta dai lavoratori.

Tecnocall, doppia mobilitazione all’Aquila: sit-in in Prefettura e mobilitazione in Consiglio provinciale, dov’è stata approvata la mozione proposta dai lavoratori.

Doppia mobilitazione per i lavoratori di Tecnocall a L’Aquila. Stamani, i dipendenti del call center Tecnocall hanno organizzato un nuovo presidio di fronte alla sede della Prefettura dell’Aquila. Successivamente, una delegazione si è recata a Palazzo Margherita in occasione della seduta di insediamento del Consiglio Provinciale, che ha approvato all’unanimità una mozione proposta dai lavoratori.
Questa azione di protesta fa parte di una mobilitazione che coinvolge tutti i siti produttivi del paese. La manifestazione si tiene in concomitanza con un incontro precedentemente programmato, poi annullato, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

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All’Aquila, oltre 100 lavoratori sono a rischio di perdere il loro impiego a causa del mancato ripristino della clausola di salvaguardia, la quale è stata cancellata nel decreto Energia durante il passaggio dal mercato tutelato a quello libero. “Sono ore drammatiche – scrivono i lavoratori – ore decisive. Ieri si sono svolte le aste per assegnare i clienti del servizio di maggior tutela, quei clienti in parte oggi assistiti dalle lavoratrici e dai lavoratori di Tecnocall. Il risultato delle aste produrrà nuova marginalità, nuova crisi sociale, nuova disperazione. Nuovi poveri. In queste ore decisive, avremmo avuto bisogno di sostegno unanime e forte da parte di tutti gli attori. Li abbiamo cercati. Li abbiamo sollecitati. Ora, però, non basta più una vicinanza di facciata, distratta e di circostanza della politica e delle istituzioni locali. Il tempo è scaduto. Ora è il momento dell’impegno e delle risposte. Ora è il tempo di praticare realmente una comunità di intenti a difesa del lavoro”.

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“In questa partita – prosegue il messaggio – non sono previsti tempi supplementari. La partita o si vince o si perde. Noi vogliamo vincerla. Siamo consapevoli che la battaglia ha bisogno di sostegno collettivo, territoriale, da parte di tutti. Nessuno può sentirsi salvo o immune da responsabilità. Ognuno per il proprio conto e per il proprio grado di responsabilità. Come sempre, chi più può, più deve dare. Le responsabilità sono collettive ma anche individuali. O vinciamo tutti o saremo tutti responsabili”.

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