Montagna e polemiche

Gran Sasso, ripartono funivia e polemiche: “Qualcuno avrebbe preferito la chiusura”

Botta e risposta sul caso della funivia del Gran sasso. Il Passo Possibile: "Evidenti sottovalutazioni e responsabilità di Comune e Centro Turistico". L'assessore Ersilia Lancia: "Sorprende chi strumentalizza la situazione". 

Botta e risposta sulla vicenda dello stop e della riapertura della funivia del Gran sasso.
Il Passo Possibile: “Dopo l’esito delle verifiche sono evidenti sottovalutazioni e responsabilità di Comune e Centro Turistico”. Risponde l’assessore al Turismo Ersilia Lancia: “La ripresa del servizio va accolta con favore, sorprende chi strumentalizza la situazione”.

Nelle ultime ore sono stati diverse, sui canali istituzionali e sui social, le prese di posizione in merito alla situazione della funivia del Gran Sasso, dopo la bella notizia arrivata nella giornata di mercoledì sull’esito positivo dell’incontro a Roma, con l’ok alla riapertura rispettando alcune prescrizioni, cioè capienza e velocità ridotte, ma “in realtà – ha spiegato Pignatelli, presidente del Centro Turistico – trattasi di precauzioni che noi adottiamo già da anni”.
Sulla vicenda il gruppo consiliare de Il Passo Possibile si è espresso in una nota inviata alla stampa, alimentando la polemica.
“C’è poco da esultare, ancor meno da stare tranquilli – l’intervento dei Consiglieri Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni – L’atteso esito sulle verifiche sulla Funivia del Gran Sasso certifica l’ennesimo fallimento di chi amministra il Centro turistico del Gran Sasso e dell’Amministrazione comunale, controlli voluti dal Ministero a seguito di un esposto di un privato cittadino (minacciato persino di querela!) con cui si ipotizzavano dubbi sullo scorrimento della fune portante della cabina 1. Meno male ci sia stata una denuncia e la conseguente risposta governativa, perché senza queste verifiche molti avrebbero continuato a deresponsabilizzarsi e ad agire con leggerezza, sottovalutando una situazione che chi gestisce la cosa pubblica non può permettersi, specie quando c’è di mezzo – ora possiamo dirlo senza forzature – la sicurezza delle persone. Le prescrizioni, precise e stringenti, che impongono il ritorno all’utilizzo della funivia sono da sé una sentenza”. 

“A farla breve – concludono – persino con la riattivazione delle corse, quest’anno salirà a Campo Imperatore meno gente, ci saranno file interminabili per il tempo di attesa che inevitabilmente si creerà, non sarà possibile ottenere un rimborso delle tessere stagionali, validate dall’8 dicembre fino alla chiusura della stagione, anche con la fruibilità del servizio ridotta di diversi mesi nella durata… Ma il vero problema non è tanto questo.
Venuti fuori tutti i pericoli insistenti sulla funivia, ci chiediamo: le decisioni di dimezzare il carico e la velocità della cabina perché non sono mai state prese prima, in via cautelativa, e con quelle indispensabili verifiche che solo la denuncia ha attivato? E soprattutto, viste le limitazioni imposte e prescritte da un Organo tecnico governativo gerarchicamente superiore, perché solo ora quanto emerso ieri improvvisamente viene ritenuto di prioritaria importanza e di massima attendibilità da chi opera e gestisce il C.T.G.S. rispetto a prima?”.

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore al Turismo del Comune dell’Aquila Ersilia Lancia. “La nostra montagna merita di essere vissuta anche in questo 2024 e la ripresa del servizio di funivia di Fonte Cerreto va salutata con favore adesso che le previsioni meteo ci regalano finalmente neve e dopo il breve stop che ha generato dubbi nel comparto turistico e negli utenti. Sorprende quindi l’atteggiamento di chi, in queste ore, sta creando artatamente e strumentalmente incertezze rispetto al parere di Ansfisa, atto di natura squisitamente e chiaramente tecnica. Forse qualcuno avrebbe preferito la chiusura della cabinovia, facendo sfumare l’intera stagione invernale e mettendo in ulteriore difficoltà gli operatori della montagna“. 

“Gli amanti del Gran Sasso, invece, potranno anche in questa stagione continuare a praticare gli sport invernali e godere di neve vera sulla vetta più alta e più suggestiva degli Appennini. Il Comune, dal suo canto, continuerà a lavorare sui progetti di rilancio e ammodernamento che, anche grazie alla capacità di attrattiva di risorse esercitata nell’ambito del Fondo complementare al Pnrr, consentiranno una maggiore e migliore fruibilità di questo bene prezioso”, conclude la nota a firma Ersilia Lancia.

Un concetto ribadito in una nota stampa dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che passa al contrattacco: “Sulla vicenda della funivia del Gran Sasso è in atto l’ennesimo tentativo di distorcere la realtà facendo sciacallaggio politico e strumentalizzando un tema che alimenta e manipola i sentimenti di paura di ogni persona. È evidente che la sinistra è disposta a speculare sulle sorti della città piuttosto che dire la verità.
Il responso dei tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti certifica quello che avevano già rilevato i tecnici del Centro Turistico del Gran Sasso, le cui relazioni hanno avuto, tutte, riscontro positivo. Infatti, nel testo del ministero, vengono richiamate le stesse indicazioni già adottate nella gestione della funivia: nulla cambierà rispetto al numero massimo di utenti che può essere trasportato e in relazione alla velocità consentita per la risalita e la discesa”.

“La nota prodotta dall’ANSFISA dà un responso favorevole alla relazione tecnica relativa ai lavori di revisione quinquennale (6 novembre 2023) in cui il direttore dell’esercizio certifica che tutte le lavorazioni previste sono state regolarmente eseguite e che tutte le funi possono essere mantenute in esercizio, che la fune ha e sta performando correttamente, che i controlli eseguiti sulle funi portanti risultano conformi all’attuale normativa.
La decisione di vincolare la sostituzione delle funi a fine stagione sciistica non fa altro che anticipare la scadenza, ormai prossima, della vita tecnica”.
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