Festival di sanremo 2024

Sanremo 2024, Leonardo De Amicis: Sarà il Festival delle pluralità musicali

Quinto Sanremo come direttore d'orchestra per il maestro aquilano Leonardo De Amicis: "Con la visione di Amadeus il Festival parlerà e avvicinerà tutte le generazioni".

“Sarà un festival internazionale: nella sua pluralità di linguaggi Sanremo parla e racconta la storia di tutta la musica. È un onore per me esserci e con la squadra voluta da Amadeus regaleremo momenti magici e unici!“. Il maestro aquilano Leonardo De Amicis è pronto per il suo quinto Festival di Sanremo, nelle vesti di direttore musicale dell’orchestra della kermesse per eccellenza dedicata alla musica italiana.

“Sono felice e grato per aver avuto anche quest’anno la possibilità di dirigere questa orchestra meravigliosa. La direzione artistica di Amadeus è sorprendente, non era mai accaduto o forse solo in passato che una squadra così unita e coesa andasse avanti per 5 anni in un crescendo di consensi corali. La sensazione palpabile è che, di anno in anno, siamo cresciuti tutti insieme, riconvogliando senza esclusione e senza ‘snobismo’ tutti i generi musicali. La musica è poesia, è emozione e su quel palco, il più desiderato al mondo, il tutto è sempre un po’ più amplificato“. Una telefonata commossa, allegra e colorata quella del Capoluogo.it al direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, per un’intervista a caldo, poco prima che si alzi il sipario sulla 74esima edizione del Festival italiano per eccellenza: Sanremo.

C’è grande fermento in attesa della prima martedì 6 febbraio; il direttore dell’orchestra e ‘maestro residente’ De Amicis anche quest’anno seguirà tutta la parte musicale, dagli stacchi alle esibizioni di ospiti e conduttori, gli interpreti in gara e cantautori invece hanno il loro direttore. Nell’orchestra anche un altro aquilano, il musicista Fabrizio De Melis, voluto ancora una volta dalla sinfonica di Sanremo; mentre i maestri sostituti saranno Mario Corvini e Maria Cristina De Amicis.

“Amadeus – spiega De Amicis nell’intervista – è un grande visionario: ancora una volta, anche quest’anno, ci sarà spazio alle nuove generazioni, a quelle nuove proposte che si affacciano sul mercato e che piacciono tanto. Allo stesso modo continuerà ad esserci  grande rispetto per ciò che è stato, per le colonne portanti, immortali della musica italiana e internazionale. Unico obiettivo di Sanremo e di tutta la squadra è veicolare bella musica senza che nessuno sia escluso o lasciato indietro. Il Festival, ancora una volta, si propone l’obiettivo di abbracciare tutte le generazioni: ognuna ha un trend, lancia un messaggio o ‘parla’ un linguaggio e ogni generazione ha il suo stile musicale e tutti meritano spazio e rispetto”.

Un Festival quindi che diventa ‘contenitore’ plurigenerazionale e strumento divulgatore per eccellenza. “Si è riusciti a raggruppare tutti i linguaggi musicali per avvicinare e far conoscere non solo il Festival di Sanremo, ma la grande rivoluzione in atto nel mondo della musica che segue il presente e ciò che accade intorno a noi. Non possiamo rimanere attaccati al passato, dobbiamo avere l’onestà intellettuale di dire ‘Oggi c’è anche questo’! Dobbiamo guardarci intorno, capire ciò che amano e ascoltano i giovani. Il linguaggio della kermesse lo trovo straordinario, perchè riesce a fare tutto questo su un unico palco. Amadeus ha avuto il coraggio di fare un passo in più in questi 5 anni, per rendere la festa della musica per eccellenza fruibile e appetibile a tutti. Sarà un grande Festival!”.

Sarà il Festival sognato da Amadeus: Leonardo De Amicis racconta Sanremo

 

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