Si terranno oggi alle 15 presso la chiesa parrocchiale di Monticchio i funerali di Luca Nunzi, il 45enne aquilano morto domenica scorsa durante una escursione sul Sirente.
Il via libera ai funerali è arrivato al termine degli accertamenti disposti dalla Procura di Sulmona sulla dinamica dell’incidente di domenica pomeriggio nella Valle Lupara, sul monte Sirente. Dalla ricostruzione è emerso che Luca Nunzi, primo nella scalata dei cinque escursionisti, è scivolato lungo il ripido pendio, innescando a sua volta un distacco di neve che lo ha travolto. La prima ipotesi di una valanga staccatasi naturalmente dalla parete si è dimostrata poco plausibile (come anche il Capoluogo aveva avuto modo di ricostruire, ascoltando soccorritori ed esperti).
Come i suoi compagni, aveva l’attrezzatura idonea, piccozza – che ha utilizzato nell’estremo tentativo di salvarsi – e ramponi: ma non sono bastati ad evitare il tragico epilogo.
L’intera comunità aquilana si è stretta nel dolore in queste ore: in tantissimi hanno ricordato Luca Nunzi, la sua viscerale passione per la montagna e la mountain bike, per le sue montagne abruzzesi e non solo. Gli amici di Pettino – suo quartiere natale – e del gruppo “A zonzo con Irene” in una bellissima lettera lo ricordano come “Camoscetto”.
“Grazie, Luca – scrivono – per essere entrato nelle nostre vite, grazie per averci accompagnato nelle nostre avventure in questi tuoi pochi anni. Eri un ragazzo d’oro, genuino e sempre pronto ad aiutare tutti. In montagna con te c’era sempre un’ancora fidata, proprio come hai fatto con me, Irene, in quell’ ultima tua escursione. Eravamo insieme, ti abbiamo visto andare via, giù in quel canale e con te siamo scesi ad aiutarti… ma il destino ha voluto che proprio la montagna, la tua prima casa… così la definivi, ti volesse per sempre con sé”.
“Vola libero, scala tutte le montagne del paradiso, da lì vedrai tutte le tue vette. Ti portiamo nel cuore e ti promettiamo che faremo tesoro di tutto ciò che ci hai insegnato. Noi avremo sempre quella stella cometa da guardare in cielo che scenderà sulla tua amata vetta e sarai per sempre la nostra guida. Tu guidaci da lassù e aiuta i tuoi cari ad andare avanti. Ti vogliono infinitamente bene”.
Una lettera alla quale hanno risposto pubblicamente i suoi genitori, Enza e Giuseppe: “Grazie Ragazzi, grazie per aver condiviso con il nostro Luca i momenti di gioia e di serenità… Grazie per il vostro bellissimo tributo”
Ma quello che rimane impresso nella mente e nel cuore di tutti è il suo carattere attivo, travolgente, la voglia di non fermarsi mai e di coinvolgere tutti nella grande passione per la montagna.
Al cordoglio di amici e conoscenti si è aggiunto anche quello istituzionale. Nelle tragiche ore successive all’incidente, l’abbraccio alla famiglia del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “Esprimo profondo dolore, a nome della Municipalità tutta e a titolo personale, per la tragica morte dell’escursionista aquilano, Luca Nunzi, di appena 45 anni. Ringrazio gli operatori della Centrale del 118 dell’Aquila intervenuti con l’elisoccorso, gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza e i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico (Cnsas) che hanno individuato il luogo della tragedia e tratto in salvo gli altri quattro membri del gruppo di escursionisti. Un abbraccio di vicinanza giunga alla famiglia di Luca e ai suoi cari per l’incolmabile dolore cui sono sottoposti”.
“È sempre difficile – ha sottolineato Noemi Silveri, sindaco di Secinaro, comune nel cui territorio ricade la località nella quale Luca Nunzi ha perso la vita – comprendere il perché della morte, ancor di più se a causarla è un incidente come quello accaduto sulla nostra montagna. Giunga alla famiglia e agli amici dell’escursionista aquilano, di Luca, la vicinanza e il sostegno di tutta la municipalità di Secinaro. A voi, ragazzi, compagni di cordata, un lungo abbraccio. Nel ricordo delle vostre straordinarie “uscite” possiate trovare la forza di superare questo momento. Un ringraziamento all’interna macchina del soccorso prontamente intervenuta sul posto”.
Vola libero, scala tutte le montagne del paradiso, da lì vedrai tutte le tue vette.