Nuovo ospedale di Avezzano, Verrecchia: “Opera finanziata, basta bugie”

Ospedale di Avezzano, Verrecchia (FdI): “Dal consigliere Fedele solo invettive prive di contenuti”.
Ospedale di Avezzano, Verrecchia (FdI): “Dal consigliere Fedele solo invettive prive di contenuti”.
“Al netto delle solite invettive e della manifesta insolenza di chi dimostra una volta di più di non saper stare nelle istituzioni, il consigliere Giorgio Fedele non ha trovato neanche una parola concreta che andasse a confutare quanto certificato, con documenti e atti alla mano, dal manager della ASL Romano”. Lo afferma il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia. “L’ospedale di Avezzano – aggiunge Verrecchia – sarà realizzato nei tempi e nei modi dettagliatamente descritti dalla direzione strategica dell’azienda sanitaria, cui va il nostro plauso per l’impegno e le professionalità profuse e la riconoscenza dei marsicani che hanno veramente a cuore il territorio. Capisco l’atteggiamento di fastidio, se non di aperta sofferenza, del consigliere Fedele, che pur di animare una bella polemica finalizzata ad assicurarsi uno spiraglio di visibilità personale avrebbe preferito il tanto peggio, tanto meglio con buona pace della nostra sanità. Eppure questa opera, – continua il Capogruppo di FdI- attesa da decenni dalla popolazione, finalmente è stata finanziata, se ne faccia una ragione. Non solo, dei 388 milioni di investimenti nell’edilizia sanitaria abruzzese il primo ospedale a vedere la luce sarà proprio il nostro e lo sarà grazie alla tenacia con cui l’amministrazione regionale guidata da Marco Marsilio si è battuta in questi anni sui tavoli romani. Un conto sono le critiche, per quanto avventate e strumentali possano essere, un altro sono le bugie e dichiarare, come ha fatto il candidato di sinistra alla presidenza della Regione, che non esiste un progetto per il nuovo ospedale significa affermare il falso. Comprendo che, non avendo argomenti da proporre, si preferisca imboccare la scorciatoia della denigrazione dell’operato altrui, ma il tempo delle chiacchiere, in Abruzzo, è finito cinque anni fa, conclude Verrecchia”.