Funivia Gran Sasso, nuovi controlli a marzo

19 gennaio 2024 | 09:23
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Funivia Gran Sasso, nuovi controlli a marzo

Svelato il testo del Ministero con le raccomandazioni per la sicurezza che hanno consentito di riaprire la funivia del Gran Sasso.

Ispezioni “a sorpresa”, limiti per la capienza e stop con vento forte: queste alcune delle raccomandazioni contenute nel documento del Ministero delle Infrastrutture che dovranno essere seguite scrupolosamente dai tecnici che gestiscono e operano sulla Funivia del Gran Sasso che ha ripreso nei giorni scorsi l’attività dopo lo stop imposto prima di Natale.

Entro marzo prossimo il Centro turistico del Gran Sasso dovrà inviare all’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, un nuovo rapporto di ammissibilità sulle funi portanti della funivia, dopo ulteriori controlli, affidati a un tecnico specializzato. Il provvedimento porta la firma del dirigente generale Ansfisa, Pietro Marturano, con cui è stata autorizzata la ripresa del pubblico esercizio fino al 30 aprile 2024. Nel documento vengono definiti consigli e suggerimenti da attuare per garantire la sicurezza, a fronte della relazione dei tecnici Federico Paglia e Gianfranco Di Giovanni.

VELOCITA’ – la velocità massima di esercizio  viene limitata a 7,5 metri al secondo, mentre la capacità massima per ogni cabina viene limitata a 75 passeggeri più 1 – su una portata massima di 100 persone -.  Le soglie di intervento degli anemometri devono essere abbassate a 15 metri al secondo per l’allarme e a 18 metri al secondo per il rallentamento. Con velocità del vento superiore a 20 metri al secondo l’esercizio della funivia deve essere sospeso. Ogni giorno, prima dell’avvio dell’impianto, devono eseguirsi ispezioni visive sulle quattro funi portanti da parte di persona esperta.

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“Deve essere progettato, realizzato e installato – si legge nel documento – un sistema di monitoraggio micrometrico delle funi portanti, posizionato sui tamburi di ancoraggio di monte, per la rilevazione dei movimenti di traslazione e di rotazione delle quattro funi. Prima del posizionamento, il progetto del sistema deve essere approvato dall’Agenzia. Con cadenza quindicinale, il direttore dell’esercizio deve inoltre inviare una relazione redatta in forma di perizia asseverata con esplicita espressione del parere sull’accettabilità delle funi portanti e il proprio parere circa il mantenimento in servizio della funivia”.

SOSTITUZIONE FUNI – A partire dal primo maggio 2024 l’esercizio dell’impianto dovrà essere sospeso. “La successiva riapertura al pubblico», è la conclusione del provvedimento, «potrà essere autorizzata solo dopo la sostituzione delle quattro funi portanti”.L’Ansfisa ha di fatto disposto l’anticipazione dei lavori che dovevano comunque essere eseguiti entro il 2028. Si tratta di funi da 57 millimetri di diametro, che dovranno essere ordinate.

ISPEZIONI A SORPRESA“In caso di inosservanza anche di una sola delle prescrizioni, il provvedimento si intende automaticamente revocato senza obbligo di ulteriori incombenze o comunicazioni da parte della scrivente Agenzia. Il provvedimento potrà essere revocato in qualsiasi momento qualora l’esito dei controlli o del monitoraggio di cui alle prescrizioni evidenzi segnali incompatibili con la piena sicurezza dell’esercizio”.  L’Ansfisa, ricorda Il Centro,  “si riserva di eseguire ispezioni e verifiche, anche senza preavviso»al fine di verificare i corretti adempimenti relativi alle prescrizioni ovvero il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’impianto e di confermare o meno il nulla osta”.