L’AQUILA – Il generale Caramignoli ha ricevuto i militari della stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso e della Sezione Aerea di Pescara che intervennero per primi il 18 gennaio 2017 a Rigopiano.
Il comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale Germano Caramignoli, ha ricevuto i militari della stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso che intervennero per primi il 18 gennaio 2017 a Rigopiano per prestare aiuto alle persone travolte dalla valanga che ha distrutto l’hotel. Presenti anche i finanzieri in forza alla Sezione Aerea di Pescara che, fin dai primi momenti, hanno sorvolato l’area, contribuendo attivamente ai soccorsi. Il generale ha voluto elogiare lo straordinario impegno dei militari che, dimostrando grande coraggio ed elevate competenze professionali, sono riusciti a raggiungere a piedi e sugli sci il luogo della valanga. Una volta sul posto, sono anche riusciti a trovare un pertugio da cui accedere all’interno dell’hotel, fondamentale per organizzare efficacemente i soccorsi e così portare in salvo 16 persone. Il tutto, con il poco materiale tecnico che si poteva trasportare sugli sci. L’intervento, portato a termine in cooperazione con il CNSAS, vigili del fuoco e le altre forze di sicurezza impegnate sul posto, è stato supportato dalla Sezione Aerea di Pescara. Il comandante regionale ha quindi voluto sottolineare anche il prezioso intervento fornito da parte della componente aerea del Corpo in servizio alla sede di Pescara che, prontamente e nonostante le condizioni meteorologiche avverse, è intervenuta con i propri mezzi ed equipaggi in stretta collaborazione con gli altri soccorritori.
Il servizio video.
Proprio per fronteggiare situazioni analoghe ha quella che ha tragicamente colpito Rigopiano o altri incidenti che spesso capitano in montagna, la Guardia di Finanza da qualche anno ha intensificato lo svolgimento di esercitazioni congiunte tra Soccorso Alpino e Sezione Aerea allo scopo di costituire un dispositivo sempre più efficace per la tutela dell’incolumità degli utenti della montagna.
