Cronaca

Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, 3 condanne

Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio: 3 condanne. Nel 2017 una massiccia indagine anti droga aveva portato all'arresto di 14 persone, di cui 8 componenti della famiglia Goman.

3 condanne e diverse assoluzioni: si chiude così il processo davanti al Tribunale dell’Aquila, a carico di 14 persone, di cui 8 componenti della famiglia Goman, che erano stati indagati e rinviati a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.

Il collegio giudicante, composto dal presidente Alessandra Ilari e dai giudici Tommaso Pistone e Monica Croci, ha riqualificato il reato di associazione – per il quale sono previste pene molto severe – e ha condannato Flora Gaetano (già Gaetano Gagliano) alla pena di 7 anni di reclusione, Flores Tamara Goman alla pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione e Elvis Goman alla pena di anni 7 di reclusione. I giudici hanno ritenuto le posizioni di capo e di promotore rispettivamente di Flora Gaetano, Goman Elvis e Goman Flores Tamara, riqualificando i reati fine nelle fattispecie di cui all’art. 73 comma V D.P.R. 309/90, ha ritenute sussistenti le aggravanti contestate, ritenuto la recidiva semplice per Flora Gaetano, esclusa la recidiva contestata agli altri imputati, ritenuta la continuazione per Goman Elvis.

Visto l’art. 531 c.p.p., il Tribunale ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Tavaglione Rita, Goman Fabio, Goman Lorenzo, Goman Moreno, Goman Flores Rodrigo, Goman Flores Alberto, Goman Flores Mirko, Gagliano Carmela Agata, Kacubela Ervin, Parisse Veronica, Raducan Eusebiu e Cialfi Gianluca per i reati loro rispettivamente ascritti (ad esclusione di quelli per i quali è intervenuta condanna) perché estinti per intervenuta prescrizione.

I reati contestati risalgono al 2015 e al 2016; nel 2017,  a seguito di un imponente operazione anti droga, vennero arrestate a L’Aquila 14 persone, di cui 9 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 con obbligo di dimora. Le indagini della Guardia di Finanza avevano certificato una serie di cessioni di droga – venduta a un costo variabile dai 40 fino ai 100  euro – in diverse zone della città, comprese le frazioni. Il gruppo stando alle indagini – a vario titolo – si era spinto fin dentro le abitazioni dei vari Progetto. Il gruppo aveva quale base logistica per il confezionamento e lo stoccaggio della droga un appartamento che, a seguito del sisma del 2009, era stato dichiarato totalmente inagibile.

Secondo la Procura, i Goman, come si legge nel dispositivo del 2017 (con cui si chiusero le indagini e gli imputati vennero rinviati a giudizio) era caratterizzato, “oltre alla comune base familiare, da comuni di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, luoghi di detenzione e occultamento, nonché dagli stessi acquirenti, con sostegno e collaborazione reciproci nella perpetrazione delle illecite attività di approvvigionamento e di vendita al dettaglio della droga”.

Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. Gli imputati erano assistiti dagli avvocati:  Gianluca Totani, Gianfranco di Marcello, Giulio Michele Lazzaro, Giuseppe Campanelli, Emiliano d’Andrea, Guglielmo Santella, Francesco Saverio De Nardis, Carla Mannetti, Alessandra Spadolini, Valerio Picchioni, Francesco Valentini, Fabrizio Di Marco, Marco Ferrone,