MEMORIA - L'INTERVISTA |
Attualità
/
Copertina
/
L'Aquila
/

7 anni fa lo schianto dell’elisoccorso, Franco Marinangeli: La sicurezza sul lavoro la priorità

23 gennaio 2024 | 17:46
Share0
7 anni fa lo schianto dell’elisoccorso, Franco Marinangeli: La sicurezza sul lavoro la priorità

Sette anni fa lo schianto dell’elisoccorso che costò la vita a sei persone. Marinangeli: “Ricordiamo chi non c’è più e risvegliamo le coscienze: oggi si muore in montagna, sotto la neve, quando la neve quasi non c’è”

Schianto elisoccorso, una giornata di ricordo e di presa di coscienza, dalla mattina, con la santa messa alle Anime Sante, fino alla sera, quando si accenderanno le fiaccole a Campo Felice. Nel pomeriggio il memorial “Montagna, emergenza, coscienza sociale” per ricordare le vittime della tragedia, avvenuta il 24 gennaio 2017.
Sette anni dopo c’è ancora estremo bisogno di sicurezza sul lavoro per non piangere altre vite. Il professor Marinangeli: “Morire in cantiere o morire in elicottero non cambia: riflettiamo sull’imprescindibilità di luoghi e modi di lavoro sicuri”.

Se si potesse cancellare una data nella storia recente d’Abruzzo, una delle prime sarebbe quella del 24 gennaio. Un giorno in cui, prima nel 2017 poi nel 2021, la regione ha perso 10 vite in due drammatici incidenti. Lo schianto dell’elisoccorso e la morte dei quattro escursionisti di Avezzano, sorpresi da una valanga sul Velino. Se andassimo a vedere, poi, la lista purtroppo lunghissima degli incidenti sul lavoro allora le date da cancellare sarebbero tante, forse troppe nel terzo millennio, quando neanche le ultime invenzioni tecnologiche sono sufficienti a garantire quelle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro necessarie a scongiurare le cosiddette “morti bianche”.
Qualcosa non va, è evidente. E lo diventa ancor di più ad ogni nuova notizia di cronaca che racconta di persone che hanno perso la vita mentre stavano lavorando. Per questo, appuntamenti come il Memorial che domani, 24 gennaio, ricorderà le sei vittime dello schianto dell’elisoccorso su Monte Cefalone, continuano a rinnovarsi, con l’obiettivo di fare memoria e diffondere messaggi che non possono più cadere nel vuoto.

“Lo scenario particolare, qual è quello di un elicottero, rende emblematico questo drammatico avvenimento. Deve essere chiaro, tuttavia, che si trattò di un grave incidente sul lavoro. Il Memorial ricorda, quindi, persone morte mentre lavoravano: per questo l’obiettivo principale è tornare a rimarcare l’importanza della sicurezza sul lavoro“, esordisce il professor Franco Marinangeli, direttore UOC di Anestesia, Rianimazione, Terapia del Dolore e Cure Palliative della Asl dell’Aquila e Referente sanitario regionale per le Emergenze.
“Negli anni, la mia volontà è sempre stata non semplicemente quella di ricordare dei lutti, ma di risvegliare la nostra coscienza rispetto a problematiche sanitarie e di sicurezza a 360 gradi. Infatti, su questa scia abbiamo costruito all’Università un Centro di Simulazione che porta il nome dell’elicottero che si schiantò nel 2017. Dunque, fare memoria attraverso questo evento non vuol dire soltanto ricordare le vittime, ma ricordare alle vittime che su quel ricordo si sta costruendo un percorso virtuoso di coscienza sociale, rispetto a tematiche quali la sicurezza sul luogo di lavoro e ad ulteriori aspetti che richiamano la responsabilità sociale del cittadino”. 

Era il 24 gennaio 2017 quando l’elisoccorso del 118, pochi giorni dopo la tragedia di Rigopiano, precipitò su Monte Cefalone, causando la morte del pilota e di tutti i passeggeri. Nel drammatico incidente persero la vita: Walter Bucci, Giuseppe Serpetti, Mario Matrella, Davide De Carolis, Gianmarco Zavoli ed Ettore Palanca. Il volo era partito per soccorrere il 50enne turista romano Ettore Palanca, che si era infortunato sulle piste di Campo Felice. C’era una fitta nebbia quel giorno e l’elicottero precipitò su un costone di Monte Cefalone, dopo un tentativo di manovra.
Domani, mercoledì 24 gennaio alle 11.30, nella chiesa delle Anime Sante a L’Aquila si terrà una messa in memoria delle vittime. Nel pomeriggio, invece, è in programma, nel polo didattico Alan Turing a Coppito, il VII memorial dal titolo “Montagna, emergenza, coscienza sociale”,organizzato dalla Asl1 dell’Aquila, in collaborazione con Soccorso alpino, Accademia medica e Università dell’Aquila. Moderatori dell’evento saranno Carlo Gizzi, Franco Marinangeli e Gino Bianchi.

schianto elisoccorso

Tra i temi legati alla sicurezza, nell’ambito del programma del VII Memorial, centrale la realtà della montagna.
“In merito allo schianto dell’elisoccorso, l’incidente ha riguardato non solo il personale sanitario. Erano diverse le categorie presenti sul velivolo. – continua Marinangeli – Il team comprendeva il pilota, il tecnico, medici, infermieri, Soccorso Alpino… Una categoria, questa, su cui si potrà dire molto. Ricordiamo che, solo poco più di una settimana fa, è morto in montagna un escursionista, scivolato e poi sommerso dalla neve, in un momento in cui tutta questa neve in montagna non c’è. Fatti gravi che devono necessariamente far riflettere e temi di cui discutere: farlo alla presenza del Presidente del Soccorso Alpino, Daniele Perilli, significherà anche sensibilizzare le coscienze, in particolare i numerosi giovani che saranno presenti. Il Memorial vuole essere, quindi, un incontro sicuramente volto a ricordare le vittime che abbiamo pianto, facendoci capire, al contempo, che quelle morti non devono essere inutili. Lo si dice spesso, ma altrettanto spesso lo si dimentica. Noi invece non vogliamo dimenticarlo: per noi il Memorial è un appuntamento fisso in cui parliamo di progettualità e di sicurezza“.

Nel corso dell’incontro saranno consegnati 10 zaini al Soccorso Alpino, frutto di una donazione.

Su questo incidente ci sono tanti punti interrogativi che purtroppo non avranno mai una risposta, ma che devono servire per interrogarci ogni giorno tentando di capire se stiamo facendo il meglio in termini di sicurezza.Poiché la sicurezza non è una priorità, ma la priorità che bisogna portare nei settori di qualsiasi luogo di lavoro. Dal cantiere alla fabbrica, dall’azienda al ristorante. Riflettiamo, non dimentichiamo le vittime, ricordiamole con maggiore consapevolezza di quanto sia importante lavorare in posti sicuri”.