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Asl 1, influenza e virus respiratori nei bambini: quando serve il Pronto soccorso pediatrico

I consigli delle pediatre della ASL 1 sulla gestione dell'influenza e dei virus respiratori nei più piccoli. Come gestire la febbre e quando recarsi in Pronto soccorso.

I consigli delle pediatre della ASL 1 sulla gestione dell’influenza e dei virus respiratori nei più piccoli. Come gestire la febbre e quando recarsi in Pronto soccorso.

“Anche questo inverno le patologie respiratorie sono la causa principale di accesso sia all’ambulatorio del pediatra che al pronto soccorso pediatrico“. Lo rilevano le dottoresse Gabriella Bottone e Cecilia Fabiano, dirigenti medici UOS di Pediatria L’Aquila: “In questa stagione si è osservato un aumento, non solo per quanto riguarda virus influenzali e parainfluenzali, ma soprattutto virus respiratorio sinciziale, responsabile della bronchiolite nei bambini sotto i due anni di età e dei neonati, così come infezioni dovute a rinovirus e adenovirus. Le vie respiratorie possono essere coinvolte anche da patologie batteriche, vedasi lo streptococco che è causa di polmoniti, così come il mycoplasma”. Da qui l’aumento di accessi in ambulatorio e pronto soccorso pediatrico. Ma come gestire la febbre e quando è opportuno recarsi in pronto soccorso?
“Ciò che preoccupa molto le mamme – spiega la dottoressa Bottone – è la gestione della febbre, che però è un sintomo, espressione del fatto che l’organismo sta reagendo contro l’agente patogeno, e quindi può essere, almeno nella fase iniziale, tranquillamente trattata a casa, consultando anche i pediatri di famiglia che in questo momento sono impegnati sul territorio. La gestione della febbre dev’essere fatta con l’antipiretico, quello di prima scelta è la tachipirina, quello di seconda scelta è l’ibuprofene. Invece l’utilizzo di antibiotici deve avvenire previa consultazione con un medico”.
“La prevenzione delle infezioni respiratorie – aggiunge la dottoressa Fabiano – è fondamentale. Consiglio ai genitori, alle mamme, soprattutto con bambini che hanno fratellini più piccoli che vanno al nido, intanto una buona igiene nasale e poi il lavaggio delle mani, perché ovviamente attraverso le superfici che si toccano, è proprio dalle mani che questi virus passano da paziente a paziente”. Ma quando rivolgersi al pronto soccorso pediatrico? “Quando si tratta di bambini piccoli, neonati e sotto i due anni di età, quando cominciano a non alimentarsi, hanno una condizione neurologica di stato di ipotonia e soporoso, e soprattutto – proprio perché parliamo di infezioni respiratorie – se c’è una dinamica respiratoria che ci fa pensare a condizioni di rischio, quindi se ci sono respiro addominale e accelerato e ovviamente anche febbre molto elevata”.

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