È partita oggi, 31 gennaio, la prima giornata della protesta dei trattori a L’Aquila. Tre i giorni in cui si manifesterà per contestare la politica europea, considerata penalizzante: domani, 1 febbraio, il corteo da via Domenico D’Ascanio fino a Piazza Battaglione degli Alpini.
Due presìdi e un corteo per la protesta dei trattori che tocca anche L’Aquila. Circa 100 i mezzi radunati in città, dopo gli eventi tenutisi all’ex Cosa di Pescara e al parcheggio del casello autostradale di Pratola Peligna – Sulmona. I trattori si sono disposti in parte nel parcheggio del Centro commerciale Agorà e una parte nell’area camper di L’Aquila est. Una prima giornata di protesta, quella di oggi, 31 gennaio, che precede il corteo in programma domani, giovedì 1 febbraio, con inizio alle ore 9:30. Questo il percorso che seguiranno i trattori in protesta: si partirà da Via Domenico D’Ascanio, proseguendo sulla SR 17bis, Via Panella, rotatoria angolo Viale de Gasperi, viale Gran Sasso, fino ad arrivare in Piazza Battaglione degli Alpini.
Il principale motivo di contestazione degli agricoltori è la politica europea considerata troppo penalizzante.
“Siamo al disastro – ha dichiarato il presidente dei Comitati Riuniti Agricoli, Danilo Calvani. “Tasse, accordi internazionali anche bilaterali con Paesi che permettono di portare qui in Italia merci a prezzi stracciati, ci stanno uccidendo e non abbiamo più rappresentanze sindacali”. Per quanto riguarda l’Abruzzo, dopo le prime manifestazioni Dino Rossi (Cospa) ha sottolineato: “La nostra protesta è riuscita nonostante le chiacchiere di qualche associazione di categoria. Possiamo dirci soddisfatti per la partecipazione. Ma certo non possiamo mollare”.
Per questo la protesta va avanti e sceglie il capoluogo di regione per sollevare la voce e concentrare l’attenzione sugli agricoltori e su politiche che rischiano di penalizzare fortemente un settore trainante dell’economia abruzzese.
