La manifestazione

Protesta dei trattori, il giorno del corteo: La nostra fine sarà la vostra fame

La protesta dei trattori invade L'Aquila. Il presidio è andato avanti l'intera notte, prima della partenza del corteo diretto alla Fontana Luminosa: "Chiediamo alla politica di ascoltarci"

La protesta dei trattori invade L’Aquila. Il presidio è andato avanti l’intera notte, prima della partenza del corteo. Si apre così il secondo giorno delle manifestazioni: chiesto un incontro con i rappresentanti politici regionali.

Sono rimasti tutta la notte a portare avanti il presidio organizzato nell’area esterna del Centro commerciale Agorà, insieme, in protesta per una causa comune: il futuro dell’agricoltura. Da ieri, un centinaio di trattori ha occupato due zone distinte e opposte a est e ovest della città.
Agricoltori e allevatori hanno risposto presente all’appello. “No carne sintetica, sì carne italiana”, “È la terra che nutre l’uomo non l’industria”.
Questi solo alcuni dei messaggi lanciati attraverso i cartelli esposti, già dalla giornata di ieri, nei presidi di protesta.
Una levata di scudi contro la nuova Pac, l’aumento dei prezzi, il caro gasolio, l’Irpef agricola.
Novità che rischiano di penalizzare ulteriormente ed irrimediabilmente un settore in crisi già da tempo, che ora chiede risposte ed interventi immediati a sostegno del comprato, fortemente condizionato anche dai severi eventi climatici degli ultimi anni.
Il corteo, con partenza dalle ore 9:30 da via D’Ascanio, arriverà fino alla Fontana Luminosa.

https://youtube.com/shorts/UuawUKUNC_o?feature=share

Come aveva anticipato Il Capoluogo, il presidio, partito ieri, mercoledì 31 gennaio, andrà avanti fino a domani, venerdì 2 febbraio.

Il corteo

Un trattore rosso con bandiere tricolore, da un lato e dall’altro con giovani allevatrici alla guida: Ilenia Mora e Marina Crescenzi. Si apre così all’Aquila
il corteo degli agricoltori e allevatori in risposta alla mobilitazione a livello europeo.
Al centro della vicenda, le nuove normative europee in materia agricola. Nel dettaglio, da quest’anno scatta l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i dieci ettari. A questo si aggiunge il caro carburante, la carne sintetica e i cibi a base cellulare, le tasse e le farine di insetti.
Da stamani è in corso un corteo pacifico partito dalla zona del cimitero, con un percorso studiato per creare meno disagi possibili alla popolazione. In strada, dunque solo due mezzi agricoli: uno apripista, guidato dalle due giovani, l’altro in chiusura.
Organetti, campanacci e strumenti a percussione in corteo, scortato da vigili urbani, polizia e carabinieri. Tra gli slogan esibiti: “L’agricoltura è il lavoro più salutare, più utile e più nobile dell’uomo”, oltre a “No Farmer, no food, no future” e “Con l’agricoltura si vive, con l’Europa si muore”. In corteo anche
alcuni esponenti politici locali e vari studenti degli istituti tecnici per l’agricoltura.
 

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