Il presidente uscente della Regione Abruzzo e ricandidato, Marco Marsilio, ospite del salotto di Grandangolo. Sanità, Accordo di Coesione, trasporti. L’intervista.
Nella fase più calda della campagna elettorale, a poco più di un mese dal voto, Grandangolo ospita il Presidente uscente e ricandidato Marco Marsilio. L’intervista, verso le elezioni regionali, parte da uno dei temi centrali sui quali si sta discutendo a livello politico, la Sanità.
“La Sanità pubblica garantisce il diritto alle cure in maniera universale, per la gran parte attraverso strutture pubbliche, per una parte marginale attraverso le strutture private accreditate dal Sistema sanitario nazionale. Poi, c’è naturalmente la sanità esclusivamente privata. Tuttavia, vedo una particolare insistenza da parte del centrosinistra che accusa il centrodestra di voler privatizzare la sanità. Abbiamo portato in Abruzzo quasi 400 milioni di euro – e altre risorse dovranno arrivare – destinati agli ospedali pubblici. Ho ereditato una sanità in cui i nuovi ospedali pubblici erano subordinati a dei project financing che coinvolgevano privati: un castello creato dal centrosinistra che ho smantellato, sbloccando centinaia di milioni di euro, fermi da 25 anni a Roma, per portali in Abruzzo. Con questi fondi noi oggi stiamo facendo partire le gare d’appalto per Avezzano, Vasto, Lanciano, l’ospedale di Penne, la Centrale del 118 a L’Aquila e altro ancora. Basta polemiche strumentali che vogliono spaventare i cittadini alla ricerca del consenso elettorale. Qualcuno mi spieghi dove sarebbero questi presunti progetti di privatizzazione?”.
A proposito della spesa dei fondi e degli investimenti nel settore sanitario, Marsilio ha aggiunto: “Precisiamo che nei miei 5 anni di mandato abbiamo speso tutte le risorse del fondo sanitario e abbiamo tenuto i bilanci in pareggio, con l’obiettivo di uscire dalla stagione post commissariamento e dal tavolo di monitoraggio che blocca diverse spese, anche rispetto ai livelli essenziali di assistenza. Chi fa polemica non ha altri argomenti”.
Intanto a L’Aquila tornerà tra pochi giorni Giorgia Meloni. “Alla presenza del premier ci sarà la firma dell’Accordo di Coesione, nell’ambito del Ciclo di programmazione 2021-2027 – sottolinea Marsilio – Un fondo che si ripartisce ogni sei anni. Dopo diverse regioni settentrionali che hanno già sottoscritto l’accordo, ora è il turno dell’Abruzzo: la prima regione del Sud a firmarlo. Comporta investimenti per un miliardo e 250 milioni in opere importanti, soprattutto sul fronte delle infrastrutture e dello sviluppo economico. Circa un/terzo di questi fondi sarà destinato all’acqua e quindi ad interventi per affrontare le criticità del ciclo idrico, ad incominciare dalla problematiche di dispersione a causa della vetustà delle reti. Dunque, impianti irrigui, acquedotti, dighe ed invasi, depuratori, risorse per completare, mettere in sicurezza ed ammodernare il ciclo idrico regionale”.
Trasporti, tra i principali progetti per il futuro tiene banco la velocizzazione della linea ferroviaria Roma – Pescara.
“La scelta progettuale di RFI, sancita attraverso un tavolo con i primi fondi stanziati già dalla legislatura precedente, è la realizzazione di un collegamento che dall’Aquila vada ad innestarsi sulla Roma – Pescara, quindi sulla linea storica che passa per Avezzano e Sulmona. Oggi non si può chiudere un tracciato e farne un altro: moltissime sono state le discussioni, ma la realtà è che il tracciato c’è e va potenziato. L’obiettivo è una linea veloce, che renda competitivo il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma, in modo da avere un treno che, in poco meno di due ore, copra la tratta da Pescara a Roma. Cioè con un percorso che da Carsoli e da Avezzano arrivi a Roma Termini in non più di 50 minuti. La soluzione del collegamento veloce con L’Aquila, invece, è innestare tra Carsoli e Tagliacozzo – questo è oggetto dello studio in corso da parte di RFI e Ministero dei Trasporti – una bretella che dalla Roma – Pescara arrivi dritta a L’Aquila. Un progetto che, come è evidente, non si può realizzare in un giorno. Spero che già nei prossimi giorni il Ministro Fitto porti al Cipess il passaggio necessario per il rifinanziamento dei primi lotti”.
