Giorgia Meloni a L’Aquila, l’appello dei lavoratori Tecnocall: Introdurre la clausola sociale

Il fronte dei lavoratori Tecnocall all’Auditorium del Parco per avanzare le sue richieste a Giorgia Meloni. “Introdurre la clausola sociale, c’è in gioco il futuro di oltre 1500 persone”
Tecnocall, 100 posti di lavoro a rischio senza l’introduzione della clausola sociale. Lavoratori e sigle sindacali in presidio dinanzi all’Auditorium Renzo Piano, per lanciare il il loro appello al premier Giorgia Meloni. “Prese in carica le nostre richieste”.
La visita di Giorgia Meloni a L’Aquila è stata anche il momento delle richieste d’aiuto. Il fronte dei lavoratori Tecnocall, affiancato dalle RSA, era presente all’esterno dell’Auditorium del Parco, dove è in corso l’evento relativo alla firma dell’Accordo di Coesione alla presenza del premier.
In attesa del suo arrivo, i lavoratori si erano dati appuntamento dinanzi all’Auditorium e Giorgia Meloni, appena giunta in città – intorno alle 15:30 – si è diretta verso di loro per ascoltare le loro richieste. Meloni, accompagnata dalle guardie, era affiancata dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio. La richiesta dei lavoratori, cioè la clausola sociale a garanzia dei livelli occupazionali, è quanto era stato già posto all’attenzione del Premier Meloni, attraverso una lettera ufficiale inviata qualche settimana fa.
“Siamo venuti qui, oggi, per chiedere al Premier di assumere un incarico che riguarda il futuro di 100 lavoratori della provincia dell’Aquila e di 1500 lavoratori sul territorio nazionale. Una vertenza importante per il diritto al lavoro di tante persone. Abbiamo consegnato nelle mani del premier la lettera con le nostre richieste: un documento che avevamo già provveduto a far arrivare a Giorgia Meloni, via Pec, attraverso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio dei Ministri. Siamo soddisfatti dell’attenzione ricevuta: il Premier ci ha rassicurato, dicendo che prenderà in carico la questione e che ci darà delle risposte”, illustra al Capoluogo.it Valentina Raparelli, lavoratrice Tenocall e RSA.
“Ricordiamo – conclude – che l’abrogazione della clausola sociale può comportare il rischio di perdere il lavoro. Secondo l’emendamento inserito nel Decreto Energia n.181, all’articolo 14 Comma 4, Arera dovrà procedere alla formulazione di nuove norme, ma senza garanzia del livello occupazionale. Una problematica che nasce dalla cessazione del mercato tutelato per i clienti. Precisiamo, inoltre, che secondo l’articolo in questione, il costo del lavoro viene ripartito sugli utenti finali, quindi direttamente in bolletta, senza aggravio per i costi dello stato. Un altro punto da analizzare attentamente”. Presenti accanto ai lavoratori Tecnocall la sindacalista Rita Innocenzi e i consiglieri comunali Stefania Pezzopane e Lorenzo Rotellini.