L’AQUILA – Secondo anno di attività per l’Associazione Quarto di San Pietro. L’attrice e scrittrice Daniela Musini all’inaugurazione.
L’Associazione Quarto di San Pietro inaugura il suo secondo anno di attività culturale al servizio della Città ed invita come ospite d’onore Daniela Musini, un’artista abruzzese che ha mietuto riconoscimenti in Italia ed all’estero. Nel pomeriggio di sabato, presso la Libreria Colacchi, l’artista, su invito dell’Associazione, ha presentato il suo ultimo libro: Le Incantatrici.
Ex insegnante, Daniela Musini è conosciuta come una delle più acclamate interpreti dell’opera di Gabriele D’Annunzio. Sui palcoscenici di Giappone, Francia, Bielorussia, Polonia, Stati Uniti e Cuba, sono stati rappresentati i suoi monologhi dedicati ad Eleonora Duse e Maria Callas.
Accanto alla produzione teatrale, la Musini ha affiancato quella di scrittrice. Le sue opere rispondono ad una domanda che non può non interessare tutti coloro che studiano le vicende umane. Le pagine dei libri di storia traboccano degli altisonanti nomi di tanti uomini, secoli e secoli costellati da nomi maschili: è possibile che le donne non abbiano avuto un peso nei secoli narrati? Davanti ad un folto pubblico l’autrice ha risposto presentando il suo ultimo libro, Le Incantatrici, terzo volume che, dopo Le Magnifiche e Le Indomabili, è andato a completare una trilogia dedicata alle figure femminili che hanno segnato la storia europea e mondiale.
Da Cleopatra a Maria Callas, da Agrippina a Jacqueline Kennedy Onassis, da Poppea a Nadia Comaneci, l’autrice indaga gli aspetti più reconditi di personalità controverse, donne costrette a fare i conti con la rispettiva contemporaneità. Vicende umane caratterizzate da sublimi prove di sapienza e da efferate bassezze.
A margine dell’evento, l’autrice, omaggiata come membro onorario dell’Associazione Quarto di Sab Pietro, ha risposto ad alcune domande del Capuoluogo.it.
Magnifiche, indomabili, incantatrici, sono tre aggettivi che si ritrovano in tutti i libri della trilogia.
“Si tratta di donne che nei secoli hanno dimostrato carisma e forza agendo controcorrente rispetto alle tendenze in atto nelle epoche in cui sono vissute ed hanno avuto il coraggio di contraddire quella che ai tempi era la Verità comunemente accettata.”
Lei analizza personalità che vanno dall’Antichità ai giorni nostri.
“Di donne straordinarie ce ne sono state moltissime, pensi che per ogni figura che ho preso in considerazione ne ho dovute mettere da parte decine. Non c’è secolo che non abbia visto donne mostrare il proprio valore”
Qual è il filo conduttore che collega queste figure attraverso i secoli?
“La straordinaria forza d’animo, ciò che le ha rese capaci di contraddire gli stereotipi dell’epoca e di contestare quelle che erano consuetudini inique. Ovviamente, per ciascuna di esse ve ne furono migliaia che cedettero alle imposizioni, proprio per questo dobbiamo ricordare coloro che non vi si rassegnarono.”
A quale di queste figure è particolarmente legata?
“In tutto ho analizzato novantanove figure femminili. Non saprei dirle a quale mi senta legata di più, tutte hanno esercitato su di me una fascinazione particolare. Tra queste posso farle il nome di Eleonora Duse e di Maria Callas, le donne che interpreto a teatro ed alle cui figure do vita sui palcoscenici di tutto il mondo”.
L’Associazione Quarto di San Pietro si occupa di rievocazione medievale, lei ha analizzato alcune figure femminili che hanno arricchito il Medioevo, un’epoca che non è certo stata amica delle donne.
“Il medioevo non è stato amico delle donne eppure ha visto figure femminili emblematiche. Ho dedicato ogni libro ad alcune di esse, pensiamo a S. Chiara che ho inserito tra le Magnifiche, a Trotula De Ruggiero che ho annoverato tra le indomabili ed a Ildegarda di Bingen che ho considerato come una delle incantatrici. Tuttavia deve pensare che nel medioevo vi furono moltissime donne che si contraddistinsero per la loro sapienza, una conoscenza molte volte contestata. Pensi a Trotula, lei era un’ostetrica, per questo motivo fu malvista dai vertici ecclesiastici”.
