Giubileo 2025, L’Aquila c’è: un piano per portare i pellegrini in città

12 febbraio 2024 | 12:34
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Giubileo 2025, L’Aquila c’è: un piano per portare i pellegrini in città

Il Giubileo del 2025 sarà un’occasione importantissima per L’Aquila, che ospita ogni anno il Giubileo più antico della storia, la Perdonanza Celestiniana. Venerdì a Palazzo Margherita l’audizione del consigliere capitolino Nanni

Giubileo, rafforzare l’asse con Roma. La missione dell’Aquila in vista dell’appuntamento religioso del 2025, per il quale si attendono oltre 35 milioni di pellegrini a Roma nell’arco dell’anno. Venerdì l’audizione del Consigliere capitolino Nanni, presidente della Commissione speciale per il 2025: si valutano iniziative per portare visitatori anche a L’Aquila.

Il Giubileo del 2025 sarà un’occasione importantissima per L’Aquila, che ospita ogni anno il Giubileo più antico della storia, la Perdonanza Celestiniana. Per questo si lavora per rafforzare l’asse Roma – L’Aquila, in attesa dei milioni di visitatori che arriveranno a Roma nell’arco dell’anno giubilare, con l’obiettivo di intercettarli e richiamarli nel capoluogo abruzzese. Proprio con questo obiettivo si riunirà, venerdì alle ore 9 in prima convocazione e alle 11:30 in seconda convocazione, la Commissione Bilancio e programmazione del Consiglio comunale. L’incontro, che si svolgerà a Palazzo Margherita, avrà all’ordine del giorno l’audizione di Dario Nanni, il consigliere di Roma Capitale, presidente della Commissione speciale per il Giubileo 2025, come riporta Il Centro.
Ricordiamo che L’Aquila è stata teatro dell’anno giubilare concesso da Papa Francesco in occasione della Perdonanza 2022. La Basilica di Collemaggio ha accolta migliaia di pellegrini giunti a L’Aquila per ottenere l’indulgenza varcando la Porta Santa. Ed anche per il 2024 in corso è stato il Cardinale Giuseppe Petrocchi a richiedere ufficialmente un ulteriore anno di Perdono, inviando personalmente una lettera alla Penitenziaria Apostolica, sottolineando il riferimento proprio al Giubileo 2025 e ottenendo una risposta positiva. Per questo L’Aquila, ora, non vuole farsi trovare impreparata, perché Roma non è mai stata più vicina.