Si è tenuto a L’Aquila presso la sede dell’ANCE il Convegno organizzato dalla Segreteria Regionale Abruzzo del SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia di Stato, “Bullismo: prevenzione, rispetto delle regole sportive e tutela della salute” a cui hanno preso parte gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di San Demetrio-Rocca di Mezzo.
I lavori sono stati aperti dal Segretario Regionale SIAP Abruzzo, Commissario della Polizia di Stato Alberto Ravanetti, il quale ha posto l’accento sulla necessità sempre più pressante di formare ed informare le nuove generazioni vittime e protagoniste di comportamenti a rischio. Ha evidenziato escalation preoccupanti che affliggono chi ne viene coinvolto ed ha affidato a un pannel di relatori altamente qualificati la disamina delle casistiche e il monito ad agire con determinazione.
A sostenere la giornata formativa l’Assessore Regionale allo Sport Mario Quaglieri: il legame tra sport e atteggiamenti devianti è ormai noto, i giovani impegnati in attività sportive leali sono meno esposti a rischio di isolamento e sono magiormente formati alla cultura del rispetto delle norme societarie.
Punto di forza dell’incontro, ha affermato il Giudice del Tribunale per i Minori Cristina Tettamanti, la presenza dei giovani destinatari diretti delle attività di prevenzione; la scuola, è proprio il luogo dove si percepiscono i primi campanelli d’allarme: dispersione scolastica causata da scherzi reiterati, fobia scolare sono esiti di comportamenti sleali legati ad un forte individualismo che è caratteristica della nostra società. Il monito del Magistrato “scegliere con chi stare” è stato un vero e proprio appello alla consapevolezza su cui si è ampiamente soffermata la Prof.ssa Maria Vittoria Isidori, nel fornire ai presenti in sala elementi di riflessione sugli aspetti culturali connessi alla conoscenza dei comportamenti. Quella dei ragazzi della scuola media di primo grado è un’età di passaggio verso un momento di responsabilità civile, civica, educativa che li vede come attori e che esige autodeterminazion,e perchè si conoscano le conseguenze del proprio agire tanto su se stessi quanto sugli altri.
Il fenomeno del bullismo, l’intenzionalità cosciente degli autori, la reiterazione dei comportamenti, l’asimmetria tra soggetti abusanti e soggetti abusati, l’autopercezione di debolezza da parte della vittima, sono le caratteristiche descritte e esaminate in maniera dettagliata anche dal Commissario della Polizia di Stato Andrea Pelliccione. C’è un’attenzione scientifica a questo fenomeno, all’incidenza che è alta, e che non mostra un ridimensionamento del fenomeno. Sconfiggere il problema del bullismo significa favorire una cultura dell’inclusione, dell’equità e del successo formativo; solo la cultura fornisce la chiave d’accesso alla conoscenza, un monito dunque quello della Isidori all’intera comunità scolastica ad accrescere l’attenzione in tali ambiti, affinchè non si favorisca, con la tolleranz,a un dannoso analfabetismo morale e strumentale. A concludere i lavori il prezioso contributo dell’atleta Marco di Marzio delle Fiamme Oro che ha sostenuto lo sport quale mezzo di crescita che contribuisce in primo luogo a formare la persona e, solo dopo, lo sportivo e rappresenta il migliore stumento per favorire il rispetto delle regole, una sana competizione e uno stile di vita sano lontano. Il dott. Renato Di Rocco Vice Presidente Onorario Unione Ciclistica Internazionale ha toccato l’argomento doping in un rapido escursus dagli esordi ai nostri giorni, nell’ottica dell’etica dello sport. All’evento è intervenuta anche la dott.ssa Giorgia Venerandi, rappresentante legale dell’Osservatorio Nazionale del Bullismo e del Disagio Giovanile che ha mostrato ai giovani presenti in sala gli esiti di studi condotti dall’Associazione Link su un campione di detenuti circa la correlazione tra il maltrattamento di animali e la violenza interpersonale, la devianza e il crimine.
L’evento è stato moderato dal giornalista e scrittore Emilio Orlando.
