Funivia Gran Sasso, sostituzione funi portanti: Comune L’Aquila impugna in tribunale prescrizione Ansfisa

Il Comune dell’Aquila ricorrerà in tribunale contro la prescrizione emessa dall’Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) relativa alla sostituzione delle quattro funi portanti della funivia del Gran Sasso.
Il Comune dell’Aquila ricorrerà in tribunale contro la prescrizione emessa dall’Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) relativa alla sostituzione delle quattro funi portanti della funivia del Gran Sasso.
L’indicazione era inserita tra le prescrizioni contenute nel provvedimento di nulla osta tecnico con cui l’Agenzia ha dato il via libera, l’11 gennaio scorso, alla riapertura al pubblico della funivia del Gran Sasso. Il 23 gennaio l’amministrazione aveva inviato un’istanza all’Agenzia finalizzata all’annullamento e al ritiro, in autotutela, della specifica disposizione.
“La suddetta prescrizione determina, senza alcuna motivazione e, anzi, in contrasto con le verifiche ed i controlli svolti e con le ulteriori prescrizioni dettate per l’esercizio della Funivia dalla medesima Agenzia, un gravissimo ed ingiustificato onere per l’Amministrazione Comunale, che viene chiamata a sostituire le quattro funi portanti della funivia in anticipo di quasi cinque anni rispetto ai cicli manutentivi imposti dalla normativa tecnica” si legge nella delibera approvata dall’esecutivo comunale in cui, oltre all’annullamento del provvedimento verrà posta l’azione legale anche per richiedere “il risarcimento dei danni provocati dall’azione dell’Ansfisa e dei suoi funzionari”.
Lo ricordiamo, a gennaio, Il Comune dell’Aquila ha chiesto all’Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) di annullare e ritirare in autotutela la prescrizione con cui viene imposta la sostituzione delle funi portanti della funivia del Gran Sasso: l’indicazione è contenuta nel provvedimento con cui l’11 gennaio scorso è stato dato il via libera alla riapertura al pubblico dell’infrastruttura. L’istanza, a firma del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e del dirigente del settore Avvocatura dell’ente, Domenico De Nardis, è stata inviata, oltre che ai vertici Ansfisa, anche al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
