La Regione Abruzzo ha chiesto il commissariamento dell’Adsu, l’ente che organizza e predispone i servizi relativi al diritto allo studio nella provincia dell’Aquila.
Il dirigente del servizio, Alba La Barba e il Direttore di Dipartimento, Renata Durante, tecnici del Dipartimento lavoro sociale, servizio istruzione e Università, Ufficio Diritto allo studio universitario e istruzione tecnica superiore della Regione Abruzzo, dopo aver considerato da mesi “con la massima attenzione le criticità rilevate, effettuando un costante monitoraggio e richiedendo gli opportuni chiarimenti”, hanno infine preso atto della “gravissima situazione all’interno dell’Adsu di L’Aquila” ed hanno trasmesso una nota al competente assessore Pietro Quaresimale (con delega anche all’Istruzione, Ricerca e Università) per la “individuazione, ai sensi dell’art. 6, co. 3, L.R. n. 4/2009, di un nominativo per procedere alla formalizzazione degli atti volti allo scioglimento del Consiglio di amministrazione e alla contestuale nomina di un Commissario straordinario per la gestione dell’Adsu”.
Nella richiesta della Regione Abruzzo si fa particolare riferimento alla vicenda dell’omessa esecuzione della sentenza del Tribunale del Lavoro dell’Aquila, che, come noto, ha dichiarato l’illegittimità del provvedimento di revoca del direttore in carica, l’avvocato Paola Di Salvatore, adottato dal Consiglio di amministrazione (Cda) dell’Adsu (all’epoca presieduto dalla professoressa Eliana Morgante), e condannato l’Adsu a ripristinare nel suo incarico di Direttore illegittimamente estromesso. Come ricorda Il Messaggero, il giudice del lavoro aveva dichiarato l’illegittimità della revoca, la nullità dell’atto di revoca e imposto all’Adsu l’obbligo di ripristino dell’incarico di direttore in favore della Di Salvarore.
ADSU L’Aquila, il TAR reintegra il direttore Paola Di Salvatore
