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Addio a Raffaele Delfino, decano della politica abruzzese

19 febbraio 2024 | 15:33
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Addio a Raffaele Delfino, decano della politica abruzzese

Addio a Raffaele Delfino, deputato per 5 legislature, è stato anche presidente del Corecom abruzzese.

È scomparso, all’età di 92 anni, Raffaele Delfino, decano della politica di Pescara. È stato parlamentare per ben 5 legislature tra le fila del Movimento Sociale Italiano e della Democrazia Nazionale.

Raffaele Delfino è venuto a mancare nell’ospedale policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato. Nato nel capoluogo adriatico nel 1931 è stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 1958, l’ultima nel 1979. Dottore in Farmacia, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine professionale dal 1954 e magistrato della Corte dei Conti, è stato eletto 6 volte consigliere comunale di Pescara dal 1956 al 1980 e poi, nuovamente, nei primi anni del 2000. Sul finire del 1976 è stato fra i promotori della scissione del Msi, che ha dato vita a Democrazia Nazionale, valutata dagli storici (Giuseppe Parlato, Francesco Perfetti, Alessandro Campi) un’anticipazione di Alleanza Nazionale. È stato anche Presidente in Abruzzo del Corecom, l’organo di consulenza, garanzia e vigilanza nel settore delle comunicazioni del consiglio regionale. I funerali saranno celebrati nella chiesa del Mare alle ore 10 di mercoledì 21 febbraio. Alla famiglia le condoglianze dalla redazione del Capoluogo.

RAFFAELE delfino

Scomparsa Raffaele Delfino, il cordoglio della politica

“La scomparsa di Raffaele Delfino ci addolora e lascia un vuoto in tutti noi. Maestro di vita e di impegno politico. Ancora pochi giorni fa, incontrandolo nelle sue consuete passeggiate pescaresi, non mancava di spronare, consigliare, stimolare con un’energia e una lucidità ammirabile. L’Abruzzo perde uno dei suoi uomini migliori”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“L’amico Raffaele ha lasciato un segno indelebile nella vita della nostra regione e dell’Italia, svolgendo un’intensa attività politica, ai massimi livelli, negli anni difficili del dopoguerra e soprattutto nei caldi anni ’70 – ha ricordato il Presidente Lorenzo Sospiri, uomo di grande cultura ed esperienza, sempre attento allo studio, all’ascolto e alla restituzione del suo immenso know how. Con Raffaele non solo ho condiviso, io giovane uomo, lui autorevole esponente dei nostri scranni parlamentari, gli anni del sottosegretario Nino Sospiri, ma anche l’esperienza del Consiglio comunale di Pescara nel quale è tornato a sedere negli anni della giunta Pace ed era straordinario ascoltare i suoi illuminati interventi in materia urbanistica. Aveva una visione sul futuro della città, sulla destinazione delle aree di risulta, sullo sviluppo economico del centro commerciale naturale, una visione che poteva essere condivisa o meno, ma che raccontava la lungimiranza e la lucidità di un uomo la cui età anagrafica era solo un piccolo dettaglio in una mente abituata a lavorare senza sosta ventiquattro ore al giorno. Mancherà come quell’esercito di uomini e donne che hanno amato la propria terra oltre ogni misura e che hanno fatto della politica una missione di vita”