Abruzzo

Cerasuolo, il rosé d’Abruzzo sfida la Provenza

Mentre in molti seguono lo stile provenzale, il Cerasuolo - il rosé d'Abruzzo - rimane "imperturbabile alle mode". 

Mentre in molti seguono lo stile provenzale, il Cerasuolo – il rosé d’Abruzzo – rimane “imperturbabile alle mode”.

“Se molti territori hanno seguito lo stile provenzale, il Cerasuolo d’Abruzzo è rimasto impermeabile alle mode. I suoi vini a base di Montepulciano sono connotali da un colore rosa intenso, da una ricchezza fruttata e una tessitura densa, che si traducono in un sorso profondo e persistente. Per le sue caratteristiche, trova a tavola la sua collocazione ideale”. Così Alessio Turazza, su gamberorosso.it, approfondisce il tema con gli chef ed esperti dei migliori ristoranti d’Abruzzo.
“Il Cerasuolo – sottolinea Luca Fabiocchi sommelier del D.One – si sta guadagnando una fetta importante di mercato e molte aziende ne producono ottime versioni. Il disciplinare, però, consente di utilizzare un 15% di altre uve rosse: questo elemento, unito alla naturale propensione a seguire un po’ le mode e le tendenze, porta a realizzare vini troppo semplici. Io sono convinto che il Cerasuolo debba restare fedele alla sua identità”.
“Certo, – aggiunge Gianni Sinesi, sommelier del ristorante Reale di Niko Romito – da sempre il Cerasuolo d’Abruzzo è stato un vino della tradizione. Grazie all’innovazione e all’evoluzione dette tecniche di cantina, però, oggi è anche un vino di ricerca”.
“La nostra proposta – spiega Pascal Tinari, sommelier del ristorante Villa Maiella – si caratterizza molto per il rispetto verso il territorio e nella ricerca di autenticità dei prodotti e degli ingredienti che utilizziamo. Il Cerasuolo si inserisce perfettamente in questa visione ed è per questo motivo che in carta non proponiamo rosati di altre regioni”.
Lo chef della Bandiera di Civitella Casanova, Marcello Spadone, ha sottolineato: “In Abruzzo il Cerasuolo ha una grande tradizione e uno spazio importante a tavola. In carta vini abbiamo anche altri rosati ma il Cerasuolo ha un posto di assoluto rilievo. Si abbina molto bene con zuppe di verdure, minestre di legumi e in generale a piatti a base di verdure”.
Infine Antonio Fossaceca del ristorante Al Metrò di San Salvo: “Chi viene in Abruzzo, di solito conosce già il Cerasuolo. Il nostro compito e sceglierne una versione adatta ad ogni piatto per struttura e intensità. In cantina abbiamo soprattutto etichette di Cerasuolo di montagna: come dicevo, sono quelle che si sposano meglio alla delicatezza della cucina di mare e più vicine alle caratteristiche di un bianco per delicatezza e acidità”.
Insomma, il Cerasuolo d’Abruzzo resiste  per tradizione alle nuove sfide e resta un protagonista incontrastato delle carte menù dei ristoranti più apprezzati.

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