Crollo nel cantiere a Firenze, due ore di sciopero e proteste in Abruzzo

20 febbraio 2024 | 13:50
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Crollo nel cantiere a Firenze, due ore di sciopero e proteste in Abruzzo

Crollo nel cantiere di Firenze, si accende la protesa in Abruzzo. “Non vogliamo più contare i morti. Sono urgenti risposte forti e un cambiamento radicale”

“Basta contare i morti”, i sindacati alzano la voce e scendono in piazza. Dopo il crollo nel cantiere a Firenze, annunciate due ore di sciopero e presidi in Abruzzo. Sciopererà anche la Magneti Marelli di Sulmona.

Crollo nel cantiere di Firenze, si accende la protesa in Abruzzo. “Non vogliamo più contare i morti.Sono urgenti risposte forti e un cambiamento radicale. Bastamorti sul lavoro”. È quanto scrivono, in una nota congiunta, Cgil, Uil, Feneal Uil, Fillea Cgil, Fiom Cgil, Uilm Uil Abruzzo, proclamando per domani, 21 febbraio, due ore di sciopero e presidi in tutta la regione “per esigere maggiore sicurezza sullavoro dopo l’ennesima strage in un cantiere di Firenze.
Il presidio regionale si terrà alle 10.30 a Teramo, con sit in davanti alla Prefettura in Largo San Matteo.
Quella dei morti sul lavoro rappresenta una strage senzafine che ogni anno conta più di 1000 morti: una situazioneindegna di un Paese civile dichiarano i segretari generali di Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri, di Uil Abruzzo Michele Lombardo, di Feneal Uil Abruzzo Louis Panza, di Fillea Cgil Abruzzo Molise Silvio Amicucci, di Fiom Cgil Abruzzo Molise Alfredo Fegatelli e il coordinatore regionale di Uilm Abruzzo Nicola Manzi.

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“Quanto avvenuto a Firenze e negli altri incidenti sul lavoro non è dovuto alla fatalità, ma è frutto di responsabilitàprecise: la modifica del codice degli appalti che ha introdottoil subappalto a cascata, la mancanza strutturale di controlliispettivi, la non applicazione dei Contratti Nazionali delsettore di riferimento, la mancanza di una legge che introducala patente a punti per le aziende. È necessario – sollecitano i sindacati – che il Governo faccia un decreto che porti le tutele degli articoli 41 e 119 del Codice degli appalti pubblicianchenei cantieri privati sopra i 500mila euro, che si prevedanotutte le tutele in fase di esecuzione dei lavori,dall’applicazione del Ccnl di riferimento al divieto del massimo
ribasso sui costi della manodopera e della sicurezza. Ènecessario imprimere un radicale cambiamento alle politiche ditutela delle lavoratrici e dei lavoratori, cancellando ilricorso ai subappalti a cascata, prevedendo maggiori controllinelle filiere, eliminando il ricorso ad appalti al massimo
ribasso e garantendo a tutti condizioni di lavoro dignitose. Illavoro e la sicurezza devono tornare al centro del dibattitopolitico e il Governo ha il dovere di trovare soluzioniconcrete“.

Anche gli operai dello stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona incroceranno le braccia domani, 21 febbraio, dopo la tragedia di Firenze.
Una manifestazione all’insegna della solidarietà. “Nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza di tutti imetalmeccanici alle famiglie degli operai deceduti, siamo ancorauna volta a denunciare un sistema di appalti e subappalti chenon garantisce il rispetto delle norme a tutela della sicurezzae della salute. Il nostro grido di allarme è ormai da troppotempo inascoltato, non è più possibile rimandare, il lavoro e lasicurezza devono tornare al centro del dibattito politico, vannotrovate soluzioni e non parole– commentano Fiom Cgil e Uilm.
Nella fabbrica peligna lo sciopero di due ore sarà articolato nei tre turni lavorativi più in quello centrale. Operai a braccia incrociate dalle 4 alle 6 del mattino, dalle 12 alle 14, dalle 14.15 alle 16.15 e dalle 20 alle 22.

Foto di Ansa