La Notte dei serpenti, il form di Enrico Melozzi per proporre canzoni abruzzesi della tradizione

Partita a pieno ritmo l’organizzazione per la seconda edizione della Notte dei Serpenti, l’evento ideato e voluto dal maestro e direttore d’orchestra teramano Enrico Melozzi per dare una nuova narrazione dell’Abruzzo attraverso la musica e il folklore. Attivato un form per proporre nuove canzoni in dialetto.

I numeri della prima edizione ne hanno certificato il trionfo: la Notte dei Serpenti si è classificata e si presenta come il più grande concerto ‘Made in Abruzzo’ di sempre e si appresta a diventare un appuntamento fisso, identitaria, denso di storia e tradizione, un vero e proprio festival e, soprattutto, una pietra miliare dell’estate italiana. Melozzi è già al lavoro per la prossima edizione che si terrà durante l’estate e ancora tutta da svelare.

Dopo il casting aperto per cantanti e gruppi (qui il link per presentare la propria candidatura), il maestro ha deciso di creare un form dove tutti possono suggerire e segnalare brani in lingua regionale abruzzese per essere valutati e magari inseriti nel repertorio. Si richiedono non brani composti di recente, ma pescati dalle antiche tradizioni abruzzesi, possono essere più o meno famosi e vanno bene anche canti senza autori.

A questo link il form per suggerire canti della tradizione

Enrico Melozzi e la Notte dei Serpenti: una nuova narrazione per l’Abruzzo

“Siccome gli abruzzesi sono un popolo generoso e ricco di esperienza in campo musicale – spiega Enrico Melozzi in un post pubblicato sui suoi social – vi chiedo un piccolo sforzo: anzichè scrivere i titoli nei commenti utilizzate questo form, così che potremo avere un elenco pulito e chiaro da poter utilizzare. Dobbiamo essere ben organizzati per la prossima edizione. Chiedo a tutti un piccolo contributo in termini di tempo e soprattutto di memoria. Mettete a disposizione la vostra memoria così che tutti potranno conoscere cosa si cela dentro. Se esiste un link su YouTube potete inserirlo, altrimenti potrete canticchiare il pezzo come ve lo ricordate, oppure potete fare un video alle vostre nonne e ai vostri nonni invitandoli a cantare la canzone che ricordano della loro infanzia. Questo per noi è molto molto importante. Spero che parteciperete numerosi a questa call to action! A Presto!! Melox”.

L’evento di Enrico Melozzi che affonda le radici nel culto della dea Angizia

Con la Notte dei Serpenti Melozzi coltiva l’ambizione, “Di raccontare la nostra terra sotto un altro punto di vista, con un’altra narrazione”, aveva spiegato il maestro in una recente intervista rilasciata al Capoluogo.it. Con la prima edizione ha iniziato un percorso finalizzato a far conoscere attraverso il grande schermo la cultura, le tradizioni e il folklore di una terra ricca di storie da raccontare. A caratterizzare l’evento e a conferirgli piena “cittadinanza abruzzese”, la correlazione di ogni brano legato all’Abruzzo, come nel caso di “Destinazione paradiso”, successo di Gianluca Grignani, riscritta in abruzzese dallo stesso Melozzi insieme all’orchestra, o “Nu sem nu”, traduzione abruzzese di “Supereroi” di Mr Rain. E sul palco della prima edizione, oltre a Grignani e Mr Rain altri artisti del panorama nazionale hanno sposato la felice iniziativa come Giusy Ferreri.

L’evento, che è stato rifinanziato per i prossimi 3 anni, ambisce quindi a diventare un appuntamento fisso, importante, di livello e di spessore, dove al centro ci sono la musica, il folklore e le tradizioni. Anche la scelta del serpente, come simbolo identitario non è casuale, ma si intreccia con le storie più antiche dell’Abruzzo e si fonde con altri eventi unici, come il rito dei serpari di Cocullo. “Ho pensato a lungo a un animale che potesse ‘parlare’ abruzzese e che non fosse la solita pecora – chiarisce il Maestro – il serpente, che ai più fa paura, è sinuoso, forte, affascinante, misterioso e noi abruzzesi siamo così, anche nelle difficoltà, proprio come i serpenti, cambiamo pelle e andiamo avanti“. E non solo: “Andando indietro nella notte dei tempi, possiamo trovare il culto molto suggestivo della dea Angizia, il cui tempio si trova a Luco dei Marsi, divinità adorata dai Marsi, dai Peligni e da altri popoli, associata al culto dei serpenti. È qualcosa di magico e potente c he ci rappresenta, proprio come l’evento che ho voluto realizzare!”.

La prima edizione della Notte dei Serpenti ha portato allo Stadio del Mare di Pescara circa 10 mila persone; ripresa dalla Rai, è ora disponibile su Raiplay. Non solo, l’evento è diventato anche una playlist disponibile su Spotify e Apple Music.