Elezioni regionali, il Luciano D’Amico all’Aquila per sostenere i candidati Giordano e Giannangeli: “La nostra Regione renderà effettivi i diritti sociali”.
“Vogliamo dare un senso ai diritti civili ricongiungendoli ai diritti sociali. Anche nella gestione di un ente come la Regione destra e sinistra non sono la stessa cosa”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione di centrosinistra, Movimento Cinque Stelle e liste civiche riuniti nel Patto per l’Abruzzo, intervenendo all’Aquila a un’iniziativa elettorale dei candidati William Giordano e Simona Giannangeli.
Numerosi i presenti in un luogo simbolo come il Muspac di piazza d’Arti, in via Ficara. Le candidature di Giordano e Giannangeli al Consiglio regionale nella provincia dell’Aquila sono nella lista “Alleanza Verdi Sinistra – Abruzzo Progressista e Solidale”, che ingloba Europa Verde, Sinistra Italiana, Demos e civismo di sinistra.
D’Amico ha sottolineato: “Vogliamo rendere effettivi i diritti sociali, senza di essi donne e uomini non sono liberi. Rifiutiamo l’applicazione meccanica di principi che da circa venti, trent’anni disciplinano la nostra vita economica: riteniamo che non sia pensabile sacrificare le dimensioni sociale e ambientale a quella economica. Per noi è possibile un altro modo di sviluppo, la Regione Abruzzo se ne deve dotare, rifiutando principi e norme di razionalizzazione pensati per territori diversi dal nostro, come la Pianura padana. Vogliamo ribadirlo sui tavoli nazionali, applicarlo nel governo della nostra Regione, farlo all’insegna della condivisione e del confronto”. Per D’Amico “tutte le abruzzesi e tutti gli abruzzesi devono vedere garantiti allo stesso modo diritti come quello all’assistenza sanitaria e alla mobilità”. Ha fatto riferimento alla proposta del trasporto pubblico gratuito, confermandola e ribadendone la fattibilità.
Appassionato l’intervento di Giordano, che ha attaccato la riforma in via di approvazione della cosiddetta autonomia differenziata: “E’ vergognoso che nel nostro Paese venga messa in discussione la Costituzione per dividere ancora di più. Se ci sarà referendum dovremo vincerlo, ma ce ne sarà uno prima, il 10 marzo. Da qui deve partire la nostra battaglia. Siamo tutte candidate e candidati a cambiare un modello di Regione e interrompere una filiera che su questo territorio sta facendo disastri”. Tra le sue proposte quella di importare la misura della Regione Lazio, una soglia minima di retribuzione per i tirocini formativi.
Per Giannangeli “esiste un altro modo di stare al mondo e praticare politica. Questa Regione deve e può aspirare a un orizzonte democratico e di reale fruizione di diritti. Non è vero che è tutto appiattito e omologato, semmai è vero che ce lo vogliono fare credere. Io insieme alle tante compagne e sorelle rivendico il mio femminismo, a Marsilio che dice che vuole tante donne nella sua amministrazione rispondiamo che noi donne in politica ci entriamo da sole”.
Gli interventi dei candidati sono stati preceduti da quelli del consigliere comunale Lorenzo Rotellini, dell’ex assessora comunale Betty Leone, di Enrico Perilli e del medico Antonello Bernardi. Tra i temi sollevati la continuità delle candidature di Giordano e Giannangeli con l’esperienza in Consiglio comunale de “L’Aquila coraggiosa”, i rischi per l’Abruzzo che derivano dall’approvazione dell’autonomia differenziata, la crescente centralità delle questioni ambientale e di un’efficiente gestione della sanità.
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