Le nuove stanze della poesia

Le nuove stanze della poesia, “Se” di Rudyard Kipling

“Se” di Rudyard Kipling: la poesia dedicata al figlio John, una lezione di vita, sempre valida. Ne parliamo nell'appuntamento con la rubrica "Le nuove stanze della poesia" a cura di Valter Marcone.

“Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te l’hanno persa e danno la colpa a te”. Così inizia “Se”, una poesia dello scrittore e poeta inglese Joseph Rudyard Kilpling (1865-1936), scritta all’incirca nel 1895.

E’ un omaggio alla figura del politico Lenader Start Jameson che emigrato a Kimberley, Sudafrica (1878), durante la sommossa di Johannesburg. J., fu catturato, consegnato agli Inglesi e, a Londra, condannato a 15 mesi di prigione. Liberato (1899) tornò a Kimberley dove, eletto deputato, divenne capo del partito progressista inglese e primo ministro (1904). Fu fautore dell’Unione Sudafricana, che realizzò nel 1909. “Se” è un esempio letterario dello stoicismo dell’ età vittoriana. E’ un testo importante per la storia della letteratura . Pubblicata in Rewards and Fairies (1910), una raccolta di poesie e racconti, è in definitiva “ un consiglio” che il padre Rudyard dà al figlio John. Concludendo con l’affermazione che chi riesce a comportarsi secondo i precetti- consigli che gli ha voluto suggerire, può essere ritenuto un “ uomo “,come un uomo fu certamente la figura a cui la poesia è dedicata Lenader Start Jameson.

Paolo Mieli nel suo libro del 2018 edito da Rizzoli “Lampi sulla storia” esamina una questione interessante per gli storici ma anche per i comuni lettori. Si occupa nelle pagine del libro, riportando anche l’opinione di illustri storici e in generale di autori che hanno indagato su fatti di un passato prossimo o remoto, della “deformazione del giudizio” in senso positivo e negativo, che spesso il presente ha di quel “passato”, in quanto non riesce a prenderci le distanze o “a farci i conti” come si suol dire.

E tra i numerosi casi che esamina riferisce che per esempio in Olanda il Rijksmuseum di Amsterdam ha deciso di riscrivere le targhette di 220 mila quadri posseduti sostituendo e quindi eliminando termini come “negro”,”nano”, “schiavo”,” selvaggio” . Ma anche il caso degli studenti dell’Università di Cambridge che hanno cancellato intere frasi della poesia “If” (Se) di Rudyard Kipling incise su un muro della stessa università sostituendole con i versi della poesia dell’attivista Maya Angelou dal titolo “ Still I Rise “

“Se”
Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te
l’hanno persa e danno la colpa a te,
se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
ma prendi in considerazione anche i loro dubbi.
Se sai aspettare senza stancarti dell’attesa,
o essendo calunniato, non ricambiare con calunnie,
o essendo odiato, non dare spazio all’odio,
senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo,
se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
Distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui
o guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
e piegarti a ricostruirle con strumenti usurati.
Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
e rischiarlo in un unico lancio di una monetina,
e perdere, e ricominciare daccapo
senza mai fiatare una parola sulla tua perdita.
Se sai costringere il tuo cuore, nervi, e polsi
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere quando in te non c’è più nulla
tranne la Volontà che dice loro: “Resistete!”
Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,
o passeggiare con i Re, senza perdere il contatto con la gente comune,
se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.
Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
dando valore a ognuno dei sessanta secondi,
tua è la Terra e tutto ciò che contiene,
e – cosa più importante – sarai un Uomo, figlio mio!

La cancellazione di alcuni versi è giustificata , secondo gli studenti, dal giudizio su Kipling che lo definisce un razzista cosa che forse, in modo controverso, può essere imputata ad un’altra opera di Kipling “ Il fardello dell’uomo bianco “ ma non certamente ad “If”.
Il testo con il quale gli studenti hanno inteso sostituire i versi di Kipling è come ho già detto di Maya Angelou, scomparsa nel 2014: “Sill I rise” Ancora mi sollevo) in cui la poetessa e attivista affronta il tema della riappropriazione della propria identità come essere umano e donna a fronte di ciò che i suoi antenati avevano dovuto subire durante la schiavitù.

Puoi svalutarmi nella storia
Con le tue amare, contorte bugie,
Puoi calpestarmi nella più fonda sporcizia
Ma ancora, come la polvere, mi solleverò
La mia sfacciataggine ti infastidisce?
Perché sei così oscurato dalla malinconia?
Perché io cammino come se avessi pozzi di petrolio
Che sgorgano nel mio soggiorno.
Proprio come le lune e i soli,
Con la certezza delle maree,
Proprio come le speranze che si librano alte,
Ancora mi solleverò.
Volevi vedermi distrutta?
Testa china ed occhi bassi?
Spalle che cadono come lacrime,
Indebolita dai miei pianti di dolore.
La mia superbia ti offende?
Non prenderla troppo male
Perché io rido come se avessi miniere d’oro
Scavate nel mio giardino
Puoi spararmi con le tue parole,
Puoi tagliarmi coi tuoi occhi,
Puoi uccidermi con il tuo odio,
Ma ancora, come l’aria, mi solleverò.
La mia sensualità ti disturba?
Ti giunge come una sorpresa
Che io balli come se avessi diamanti
Al congiungersi delle mie cosce?
Fuori dalle capanne della vergogna della storia
Io mi sollevo
sopra un passato che ha radici nel dolore
Io mi sollevo
Sono un oceano nero, agitato e vasto,
Sgorgando e gonfiandomi io genero la marea.
Lasciando alle spalle notti di terrore e paura
Io mi sollevo
In un nuovo giorno che è meravigliosamente limpido
Io mi sollevo
Portando i doni che i miei antenati hanno dato,
Io sono il sogno e la speranza dello schiavo.
Io mi sollevo
Io mi sollevo
Io mi sollevo

Dunque il gesto degli studenti sembra essere un gesto di cancel culture , in questo caso di cancellazione della storia della letteratura . La poesia di Kipling è un documento letterario che appartiene al tardo stoicismo vittoriano . Che fa in definitiva di Kipling un moralista. Sono i principi morali, il patto per l’osservanza delle leggi comuni , delle regole che consentono ad un gruppo sociale di vivere e quindi promuovere la realizzazione umana dello stesso individuo che appartiene al gruppo medesimo.
In senso lato è una specie di cancel culture , un termine che si è diffuso a partire dal 2017 dal cosiddetto Black Twitter, una comunità informale su Twitter composta per lo più da utenti afroamericani, attiva da almeno il 2009 e che trae le sue origini dal Movimento Me Too del 2006. Con cancel culture voglio intendere proprio l’ostracismo che viene dato a certi termini lessicali, parole dunque e ai concetti che sottintendono. Come dice wilkipedia :”cultura della cancellazione o cultura del boicottaggio è usata per indicare una forma moderna di ostracismo nella quale qualcuno diviene oggetto di indignate proteste ed è di conseguenza estromesso dal dibattito pubblico: se applicata ad un contemporaneo, l’estromissione avviene in rapporto alle cerchie sociali o professionali da lui frequentate, sia online sui social media , che nel mondo reale, o in entrambi”

Una cultura del boicottaggio nei confronti di Kipling in un presente che forse non riesce a fare i conti con il passato o che comunque riscrive continuamente certi valori che non possono essere , a volte , raffrontati con quelli che nel passato hanno avuto funzione di guida. Kipling è conosciuto e ricordato per due suoi romanzi Capitani coraggiosi del 1897 e Kim del 1901. Nelle sue opere parla dell’imperialismo britannico, delle gesta di soldati in India .Fu anche uno scrittore per ragazzi. Ricevette anche il Premio Nobel perla letteratura nel 1907.Maya Angelou scomparsa nel 2014, ha pubblicato un’autobiografia divisa in sette parti, tre libri di saggistica e numerose raccolte di poesia, oltre a libri per bambini, drammi . Notevole soprattutto sono le sette autobiografie incentrate sulle sue esperienze adolescenziali e della prima maturità.

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