Ambiente e progetti

Parco Sirente Velino, dalla Regione 10 milioni per tre interventi: arrivano i rifugi diffusi

Un invaso idrico per contrastare gli incendi nel Parco Sirente Velino, riqualificazione dei tratturi e un sistema di rifugi diffusi, con strutture prefabbricate dotate anche di connessione ad internet.

Un invaso idrico per contrastare gli incendi e tutelare i Comuni del Parco Sirente Velino, riqualificazione dei tratturi e un sistema di rifugi diffusi, con strutture prefabbricate dotate anche di connessione ad internet. 10 milioni di euro dalla Regione, su impulso dell’Assessorato all’Ambiente, per tre grandi interventi nel Parco.

Un invaso artificiale ad uso antincendio in località Campana, a Fagnano Alto; interventi di riqualificazione dei tratturi escursionistici; progetti infrastrutturali per vivere la montagna in maniera sicura e un sistema di rifugi diffusi a disposizione dei visitatori delle aree protette. Sono solo alcuni dei progetti finanziati dalla Regione Abruzzo, su impulso dell’Assessorato ai Parchi e Riserve e all’Ambiente, che verranno realizzati nel perimetro del Parco Sirente Velino con i fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc), per un importo di circa 10 milioni di euro. Investimenti strategici che hanno lo scopo di rivitalizzare ulteriormente il Parco naturale regionale, promuovendo politiche di sistema con le comunità locali.
“Abbiamo promosso un modello di sviluppo basato su sostenibilità ambientale e crescita economica – afferma il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura e all’Ambiente, Emanuele Imprudentecapace di incentivare il sistema dell’accoglienza. E lo abbiamo fatto sperimentando un sistema di governance fortemente legato al territorio che si è rivelato vincente: un esempio virtuoso di comunità partecipata dal basso con 23 sindaci a formare un consiglio direttivo espressione dei Comuni che ricadono nel Parco”.

Grazie all’accordo sui fondi di sviluppo e coesione, verrà realizzato in località Campana un invaso idrico, progettato in risposta all’urgente necessità di proteggere l’ambiente da incendi sempre più frequenti ed estesi, amplificati dai cambiamenti climatici. Il bacino artificiale sarà costruito con tecniche di escavazione e stratificazione impermeabile, supportate da elementi naturali come legno e pietra. Sarà dotato di canali di afflusso e deflusso progettati con le soluzioni ingegneristiche più all’avanguardia e garantirà la disponibilità di risorsa idrica da destinare alle operazioni di intervento in caso di incendi, consentendo il prelievo diretto da autobotte, con elicottero e con mezzi aerei. Il costo dell’opera è di 7 milioni 850 mila euro. “Con il finanziamento dell’invaso – spiega Imprudente – abbiamo risposto alle istanze promosse dall’Ente Parco per garantire la protezione dell’ambiente e la sicurezza delle aree naturali. Questa struttura – continua – ci permetterà di fronteggiare in maniera più efficace e tempestiva gli incendi boschivi, contribuendo così alla tutela del territorio e alla sicurezza delle comunità locali. Inoltre – spiega Imprudente – l’invaso contribuirà allo sviluppo sostenibile della zona verde in cui è collocato, svolgendo funzioni d’importante riserva idrica per l’irrigazione e con finalità ricreativa e sportiva: uno scenario che comporterebbe la realizzazione di infrastrutture come percorsi per camminate o ciclismo, aree picnic e parchi giochi, con una importante ricaduta in chiave turistica per tutto il territorio”.

Il piano strategico “Around Velino. per una fruizione in sicurezza della montagna” è frutto di un protocollo d’intesa tra i Comuni di Magliano dei Marsi, Massa D’Albe, Ovindoli e Rocca di Mezzo, con il Parco nel ruolo di ente capofila. Con un investimento di 970 mila euro verranno riqualificati e attrezzati 3 rifugi, rispettivamente nei comuni di Magliano, Massa d’Albe e Ovindoli, per mettere a disposizione di alpinisti ed escursionisti dei ripari sicuri. Il terzo progetto, finanziato con fondi per un importo pari a un milione di euro, prevede un sistema di “rifugi diffusi”, lungo l’esistente rete sentieristica, al fine di incentivare il turismo naturalistico: delle strutture prefabbricate andranno a sostituire i fatiscenti rifugi costruiti negli anni ’70 dalla Comunità montana Sirentina e saranno dotate di posti letto, docce, di una zona living e di una zona di bivacco esterna. Avranno spazi ed attrezzature per il ricovero di biciclette e per la ricarica di e-bikes. All’interno sarà presente una stufa a combustibile solido (legna/pellets) e saranno energeticamente autonome e sostenibili, essendo provviste di pannelli fotovoltaici. Essendo ubicate in zone non coperte dal segnale telefonico, verranno dotate di sistema di connessione ad internet. In uno spazio contenitivo esterno, infine, verranno alloggiate le batterie per l’accumulo ed i rifiuti solidi.

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