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Protesta dei trattori, le istanze degli agricoltori in Commissione europea

Protesta dei trattori, incontro al ministero con il sottosegretario La Pietra: lunedì le istanze degli agricoltori in Commissione europea.

Protesta dei trattori, incontro al ministero: lunedì le istanze degli agricoltori in Commissione europea. Dino Rossi (Cospa Abruzzo): “Perché aspettare di arrivare all’esasperazione?”.

Si è svolto a Roma, presso il ministero dell’Agricoltura, l’incontro tra il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, delegato alla delicata vicenda, e le associazioni degli agricoltori, dopo lunghe settimane di quella che è stata ribattezzata come la protesta dei trattori. Nelle delegazione regionale, per il Cospa Abruzzo, presente Dino Rossi, che ha spiegato a IlCapoluogo.it che lunedì 26 febbraio il governo, probabilmente direttamente nella persona del ministro Francesco Lollobrigida, poterà le istanze degli agricoltori in Commissione europea.
Sul tavolo europeo, quindi, la questione della moratoria dei mutui, la rivisitazione della PAC, la Politica Agricola Comune, e una legge sulle importazioni da legare agli standard europei, a partire dal no al grano glifosato.
Da parte sua, Dino Rossi, sottolinea: “Siamo parzialmente soddisfatti, perché da una parte è positivo che il sottosegretario ci abbia voluto incontrare per illustrarci le istanze che il governo porterà in Commissione europea, ma dall’altra pensiamo che si sarebbe potuto evitare di arrivare all’esasperazione e alle proteste, se chi ha suggerito queste mosse, forse Coldiretti, l’avesse fatto qualche anno fa. Così oggi avremmo avuto un’agricoltura diversa in Italia”.

Nelle scorse settimane, la protesta dei trattori aveva attraversato l’Abruzzo e le altre regioni d’Italia, come in altri Paesi europei. A L’Aquila, presìdi e cortei, anche in concomitanza con l’arrivo in città del Ministro Matteo Salvini per la campagna elettorale delle elezioni regionali 2024. In quell’occasione Salvini aveva dichiarato: “L’Europa deve cambiare, rimettendo al centro il lavoro. Anche a livello italiano si può fare di più, e stiamo lavorando all’esenzione dell’Irpef agricolo, sul sostegno per il gasolio, poi ci sono cose che costano zero, ad esempio non si capisce perché per un trattore si deve fare la revisione della patente ogni due anni, mentre in altri casi ogni dieci anni – ha proseguito -. Certo è che bisogna fare di più, controllando quello che arriva dai mercati extraeuropei, perché c’è concorrenza sleale, da parte di Paesi che hanno molti meno controlli, molte meno tasse, molte meno regole in agricoltura e per l’allevamento”.

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