L’Abruzzo nelle Canarie, il gusto di stupire anche a tavola

L’Abruzzo nelle Canarie: il gusto di stupire anche a tavola, con “La fonda de Tafira”. La rubrica “Abruzzesi nel mondo”.
L’Abruzzo nelle Canarie: il gusto di stupire anche a tavola, con “La fonda de Tafira”. La rubrica “Abruzzesi nel mondo”.
Negli ultimi anni le isole Canarie, territorio spagnolo, a cento km. dalla costa africana, sono diventate sempre più una meta turistica internazionale, con i suoi 4 parchi ambientali, patrimonio dell’UNESCO, attraendo molti turisti e residenti anche italiani e tra essi tanti abruzzesi, di tutte le età. In particolare, come in Portogallo, specie con le favorevoli regole fiscali, per i cittadini dell’Unione Europea, pur in via di omologazione. In ogni caso negli ultimi anni gli abitanti delle isole si sono moltiplicati, sommando ai turisti stagionali, la residenza di molti pensionati, attratti non solo dallo splendido “clima canarino”, cosi solare, ma da migliori condizioni di vita. Per molti è “un sogno ad occhi aperti”, che talvolta delude chi ricerca più una meta esclusiva, meno turistica, con condizioni di soggiorno, troppo caotiche, ma più legate alla storia ed alla cultura secolare di altri territori del vecchio continente. In tal senso si sono cosi contaminate le presenze turistiche, periodiche, con i soggiorni stabili di lavoro, non solo per tanti giovani in cerca di prime esperienze, specie nel mondo dei servizi e della ristorazione, ma anche di professionisti e docenti universitari. Questo è stato il caso del Prof. Stefano Bini, la cui famiglia è originaria di Vasto, laureato in Giurisprudenza, nonché Dottore in Filosofia, che ha insegnato all’Università di Las Palmas della Gran Canaria (“La Universidad de Talento”, fondata nel 1989, con oltre 20mila iscritti),”Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale”. Nell’ateneo di Cordova, ora vi cura sempre la stessa materia, essendo arrivato come Assegnista di Ricerca in Diritto del Lavoro, dalla Università Luiss “Guido Carli” di Roma, svolgendo il Dottorato di ricerca su tali temi presso l’Università di Siviglia, sempre in Spagna. Il Prof. Stefano Bini, nonostante la sua giovane età ha già all’attivo molte pubblicazioni scientifiche, a partire da monografie sulla comparazione dei sistemi del lavoro tra Italia e Spagna, fino agli ultimi libri sulla Dimensione Collettiva della Digitalizzazione del Lavoro (Ed. Bomarzo2021), e l’”Innovazione, Tradizione, Transizione ed Introduzione alla Metodologia in Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale”. In particolare egli ha studiato l’impatto della violenza di genere, l’inserimento lavorativo delle vittime ed inoltre il lavoro contingente, con i modelli di regolamentazione delle nuove forme di lavoro.L’arcipelago, ha del resto una grande attrattiva turistica, come tutta la madrepatria spagnola, con un flusso continuo, che accoglie molti visitatori, per la sua natura selvaggia d’origine vulcanica, dall’indubbio valore naturalistico, dove si sono insediate tante attività ricettive e di ristorazione. Questo è il caso di due imprenditori aquilani, Alessandra Moretti e Danilo Martinoli, che in un suggestivo angolo di Las Palmas, hanno aperto il loro caratteristico locale, “LA FONDA DE TAFIRA”. Esso è vicino al quartiere di Vegueta,dove visse lo stesso Cristoforo Colombo, prima di iniziare la sua esplorazione del “Nuovo Mondo”, offrendo la loro ottima cucina, che risente degli influssi anche della nostra ricca tradizione culinaria. Quest’ultima recentemente è stata promossa, nell’ambito della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, dal MAECI, arrivata alla sua ottava edizione, con l’evento “AutenticAbruzzo”, promosso dal Viceconsolato italiano ad Arona, assieme al Patrocinio della nostra Regione, con l’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti-Pescara. Questo è risultato un vero successo di pubblico, rappresentando tutte le anime dell’antica terra degli Abruzzi, con “testimonial” d’eccezione come lo chef Massimiliano Capretta, del ristorante “Arca” di Alba Adriatica, perla della costa teramana, che con l’occasione ha presentato sull’isola il suo libro “Bio Cucina Mediterranea”. Altri produttori della Regione hanno contribuito, fornendo prodotti di alta qualità, tra cui il pastificio Verrigni, la Cantina Terzini e la cooperativa dell’Altopiano di Navelli, con il rinomato zafferano aquilano, oltre il miele e l’agliorosso della Valle Peligna, veramente unici, come ha scritto una nota rivista del settore. Il 2024 tra l’altro è l’Anno del “Turismo delle Radici” anche con una cucina dedicata, che riscopre la storia e le tradizioni dei piatti, “poveri & sani” dei nostri avi, che spesso portavano con loro anche nei nuovi Paesi d’emigrazione. Del resto negli USA, nello Stato dell’Illinois, fin dall’inizio del ‘900 i “Re della pasta” erano abruzzesi, Gaetano D’Amico e Giacinta Petrarca, nati a Castel di Sangro (AQ), che fondarono il famoso pastificio con il marchio “MAMMA MIA” (con il ritratto di Giacinta). D’altronde la generale “Settimana della Cucina Italiana 2023”, ha consolidato indubbiamente la fama della nostra gastronomia d’eccellenza, così tipica e varia, come settore ad alto valore aggiunto del “Made in Italy” nel mondo, perseguendo sempre “il Benessere con Gusto“, sia del corpo che della mente, che specie queste isole sembrano garantire, meraviglia delle meraviglie:Aguita!Aguita!!
