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Il ministro Orazio Schillaci a L’Aquila: “Qui ho iniziato la mia carriera di ricercatore”

L'AQUILA - Visita del ministro Orazio Schillaci all'ospedale San Salvatore e per l'apertura dell'anno accademico: "Ho un legame particolare con l'Università, perché qui ho iniziato la mia carriera di ricercatore".

L’AQUILA – Visita del ministro Orazio Schillaci all’ospedale San Salvatore e per l’apertura dell’anno accademico: “Ho un legame particolare con l’Università, perché qui ho iniziato la mia carriera di ricercatore”.

“Ho un legame particolare con l’Università dell’Aquila perché qui ho iniziato la mia carriera di ricercatore“. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci al suo arrivo al centro congressi ‘Luigi Zordan’, in piazza San Basilio all’Aquila, per un intervento in occasione della cerimonia di apertura dell’Anno accademico. “Sono stato qui dal 1998 al 2001 – ha aggiunto – ricordo quegli anni e le persone con cui sono cresciuto. Per me è stata un’esperienza molto formativa. Devo dire, poi, che mi ha portato anche fortuna. Sono un po’ scaramantico per cui…”. In apertura c’è stato l’intervento di Francesco Raffaele Dais, rappresentante degli studenti, seguito da quello di Antonella Di Nisio, rappresentante del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario. Al rettore Edoardo Alesse è stato affidato il discorso inaugurale. Previsti anche gli interventi di Marcello Ienca e Simone Gozzano, rispettivamente professore della École Polytecnique Fédérale de Lausanne e professore Univaq. Al ministro sono affidate le conclusioni.

Per il ministro Schillaci tappa anche all’ospedale San Salvatore, dove ha parlato delle liste d’attesa, “il problema più fastidioso per i cittadini”. “È un impegno che abbiamo preso – ha detto ancora – Stiamo lavorando con i presidenti delle regioni, con gli assessori regionali. Io credo che le risposte vadano date. Speriamo di poter abbattere entro l’anno il tetto di spesa che significa poter assumere più personale, ma io credo che bisogna fare anche una razionalizzazione e una maggiore appropriatezza nella richiesta per fare sì che le cittadine e i cittadini facciano gli interventi chirurgici nei tempi previsti e quando c’è effettivamente bisogno”.
“Sulla problematica dei Pronto soccorso – ha aggiunto – lo scorso anno abbiamo già dato degli incentivi ai medici, erano presenti nel Decreto Bollette. Guardiamo con attenzione all’evolvere della situazione. Abbiamo una crisi vocazionale che non è solo italiana, ma di tutti i Paesi europei e negli Stati Uniti, quindi io credo che bisogna trovare il modo per far sì che i giovani scelgano nuovamente la specializzazione nel Pronto soccorso”.

“La visita del ministro della Salute Orazio Schillaci all’ospedale dell’Aquila – ha sottolineato Guido Liris, senatore di Fratelli d’Italia – è stata l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti in Abruzzo, dove, a dispetto di quanto quotidianamente rappresentato strumentalmente, negli ultimi anni abbiamo invertito la rotta investendo per il personale, per ridurre le liste d’attesa, per la prevenzione e per rafforzare la medicina del territorio. La presenza del ministro, che ringrazio anche per la sensibilità dimostrata e per la disponibilità a incontrare il personale medico e paramedico con grande propensione all’ascolto”, continua Liris, “ha stimolato un confronto costruttivo che ci ha permesso di ricordare i contenuti del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, di recente approvazione, lo sblocco dopo anni di ingenti fondi destinati all’edilizia sanitaria e gli investimenti in strumentazioni, tecnologie mediche e strumentali che fanno dell’Abruzzo un modello. Il ministro, con il quale è ormai nato un rapporto di stima e amicizia che ci vede quotidianamente collaborare anche sui dossier nazionali”, prosegue il senatore, “ha riconosciuto il ruolo della nostra regione apprezzando il lavoro svolto fino ad oggi, segnale di una filiera politico-istituzionale che grazie al dialogo e alla collaborazione tra il presidente Marsilio e i rappresentanti in parlamento consente all’Abruzzo di sedere ai tavoli con maggior forza e potere contrattuale”.

Nell’occasione firmato l’accordo di programma per altri 60 milioni di euro: “La presenza del ministro a L’Aquila è stata l’occasione per firmare l’ennesimo accordo che consente all’Abruzzo di utilizzare quasi integralmente i fondi che da 25 anni erano fermi a Roma per l’edilizia sanitaria. Con questo liberiamo 49 milioni dello Stato, 11 milioni della Regione, per ristrutturare, governare e mettere a norma l’ospedale di Chieti. Si aggiungono oltre 380 milioni che già con gli accordi precedenti abbiamo liberato per i nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto e per la centrale 118 dell’Aquila che è già un cantiere aperto e in corso di realizzazione nonché per altri interventi che cambieranno il volto della sanità abruzzese e la metteranno al passo con i bisogni dei cittadini”. Lo ha detto oggi il presidente della giunta regionale Marco Marsilio incontrando oggi a L’Aquila il ministro della Salute Orazio Schillaci in visita in città per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi dell’Aquila e all’ospedale San Salvatore per visitare la struttura sanitaria accompagnato anche dal manager della Asl Ferdinando Romano, dal senatore Guido Liris e dall’assessore regionale Nicoletta Verì. A margine dell’inaugurazione Marsilio e Schillaci hanno firmato l’accordo di programma integrativo per investimenti in edilizia sanitaria.
“Con il ministro Schillaci – ha proseguito Marsilio – il passo è cambiato, perché abbiamo avuto finalmente qualcuno che ha capito quale fosse la reale esigenza di un territorio fragile, con bassa densità demografica, montano dove non potevano essere applicate le stesse regole valide per Roma, Napoli e Milano, all’Aquila, Pescara, Chieti o a Teramo. Abbiamo approvato finalmente la rete ospedaliera. Abbiamo liberato quasi mezzo miliardo di euro che dal 1998 erano fermi a Roma per investire sull’edilizia ospedaliera, di cui oggi sono orgoglioso. Io iniziai il mio rapporto con il Ministero della Salute ricevendo su questo un duro ammonimento, perché giustamente ai piani alti del Ministero mi dissero, perché venite a reclamare e basta e non presentate i progetti e lasciate marcire centinaia di milioni dentro le casse dello Stato? Ci siamo rimboccati le maniche, il passaggio dalla rete ospedaliera è stato essenziale. La prego– ha aggiunto Marsilio rivolgendosi al ministro Schillaci – di considerare la rete ospedale dell’Abruzzo il modello sul quale modificare il DM Lorenzin. Questo è il laboratorio di politica sanitaria e di sanità territoriale che può diventare un modello per tutte le regioni che come l’Abruzzo hanno queste stesse caratteristiche: bassa densità demografica, montuosità, difficoltà di accesso e di collegamenti. Non possono essere trattati alla stregua delle regioni che invece hanno forti concentrazioni metropolitane, estese pianure, collegamenti efficienti e alta velocità.
Abbiamo fatto il lavoro che, il direttore Ferdinando Romano ha ben illustrato anche nei numeri e i numeri non mentono. Con i numeri non si discute, i fatti sono fatti. Abbiamo voluto il ministro qui oggi per testimoniare il lavoro che abbiamo fatto e quello che lasceremo in eredità”.

(In aggiornamento con servizio video)

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