“L’Aquila e l’Abruzzo sono rinati con il centrodestra. La vittoria del 2012 è stata determinante per voltare pagina: siamo riusciti a costruire una filiera politica virtuosa ed efficace”. L’intervista al sindaco Pierluigi Biondi.
Alla vigilia delle elezioni regionali, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi sottolinea: “Siamo concentrati sul dare risposte agli abruzzesi e agli aquilani”. Nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Secolo d’Italia, il primo cittadino fa il punto a una settimana dal voto e dopo i risultati delle elezioni in Sardegna. “La campagna elettorale richiede molte energie e non ci facciamo certo distrarre da un risultato che, sebbene abbia anche alcuni riflessi di carattere politico, è piuttosto circoscritto e risente molto di dinamiche tutte interne alla Sardegna. A partire dal voto disgiunto“.
Sul tema ricostruzione, Biondi ha evidenziato. “Nella prima finanziaria del Governo Meloni, per L’Aquila è stato previsto uno stanziamento pluriennale, mai era accaduta prima una cosa simile”. Quindi, in merito alle interlocuzioni con Regione e Governo, entrambi a guida FDI – come la stessa amministrazione comunale dell’Aquila – Biondi aggiunge “Essere dello stesso partito non è di per sé garanzia di riuscita. Bisogna essere capaci di costruire una filiera politica pragmatica: noi ci siamo riusciti. Il punto è avere una classe dirigente capace e credibile, che sappia impostare interlocuzioni istituzionali fruttuose”, dichiara il sindaco al Secolo d’Italia.
Una battuta inevitabile sul finanziamento della ferrovia Roma – Pescara, recentemente oggetto di polemiche nate dopo alcune affermazioni rilasciate dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, arrivato in Abruzzo a sostegno del candidato Luciano D’Amico, che sfida il presidente uscente e ricandidato Marco Marsilio. Conte ha definito un errore di Giorgia Meloni annunciare il finanziamento della Roma – Pescara a pochi giorni da voto. “Come se queste cose si potessero fare dalla sera alla mattina”, ha puntualizzato Biondi.
“Quando Marsilio si è insediato alla guida della Regione, l’Abruzzo era escluso dalle reti dei Corridoi Europei. Avevamo l’obiettivo di migliorare la connettività con le altre regioni, attraverso le reti Ten-T, di potenziare i collegamenti tra aree interne e costiere, di promuovere una mobilità sicura e sostenibile. Ricordo che la Commissione europea nel 2022 ha incluso nella rete Extendend Core la dorsale Adriatica, restituendo alla nostra regione la sua vocazione di luogo di scambi commerciali e culturali”.
Un passaggio anche sulla sfida che vede protagonista L’Aquila, tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026.
“Il dossier di oggi è in continuità con il concetto di città-territorio già impostato per la candidatura al titolo del 2022, che adesso abbiamo voluto estendere alle comunità con cui condividiamo eventi traumatici. Se quattro anni fa l’attenzione era rivolta in particolare alla tenuta sociale, oggi si tiene conto dei passi in avanti compiuti, considerando anche l’esperienza dei Fondi Restart. Un modello da imitare, sottolineo che con il Fondo complementare al PNRR abbiamo destinato 1,8 miliardi alle aree dei due Crateri. Siamo partiti dalla sottoscrizione della Carta dell’Aquila, con cui insieme ad altri sindaci dell’Appennino chiedevamo norme mirate per rilanciare le zone più periferiche del Paese. Un progetto sui cui rivendico una visione: abbiamo l’idea di un territorio capace di evolversi e di diventare rete”.