L’Aquila Capitale della Cultura, Federica Zalabra: Museo parte integrante del multiverso della città

Audizione per L’Aquila Capitale della Cultura: l’appello della direttrice del Munda, Federica Zalabra che annuncia, per il 2026, una mostra internazionale al Forte Spagnolo con la “Visitazione” di Raffaello.
“Il nostro Museo è parte integrante del multiverso della città, un elemento fondamentale nel mosaico dell’offerta culturale e artistica che L’Aquila si sta preparando a creare per il 2026”. Così, la direttrice del Munda, Federica Zalabra rilancia l’appello per la candidatura a Capitale della Cultura 2026 nel giorno dell’audizione a Roma.
“Dopo la distruzione conseguente al sisma – spiega durante il suo commosso appello per sostenere la candidatura dell’Aquila, la dottoressa Federica Zalabra, direttrice del Munda da fine 2021 – il nostro museo si è reinventato nel tempo. Ciò che è successo è stata una ferita che si sta rimarginando. Oggi che stiamo tornando a casa, nella sede storica del Castello Cinquecentesco, ci stiamo preparando per fare in modo che nel 2026 nelle sale restaurate saranno esposte tutte le collezioni, con un nuovo percorso senza barriere fisiche o cognitive”.


Nel sostenere la candidatura, la dottoressa Zalabra ha anticipato quelle che saranno le novità del nuovo polo museale all’interno del Forte Spagnolo e annunciato una grande mostra, in programma per il 2026, con protagonista la “Visitazione”, l’imponente e commovente quadro realizzato da Raffaello e che si trovava all’interno della Cappella nella chiesa di San Silvestro, “scippato” alla città durante la dominazione spagnola e oggi in esposizione all’interno del Museo del Prado di Madrid.

“Abbiamo pensato alla corte del Castello come a una nuova piazza dell’Aquila, un luogo centrale da dove si potrà accedere ai vari ambienti con un’idea di moderna ‘agorà’. Crediamo che questa piazza possa collegarsi perfettamente alla nostra missione di legare il museo al territorio come centro di coesione sociale. Un interlocutore aperto e accogliente per contrastare emarginazione e isolamento”. In questo contesto il museo supporterà il progetto con due mostre in programma per il 2026, di respiro internazionale, la prima dedicata alla “Visitazione” e la seconda ad Alba Fucens.