L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, MAXXI e Ales a supporto della candidatura

Il MAXXI e Ales schierati a sostegno della candidatura per L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026.
Il MAXXI e Ales schierati a sostegno della candidatura per L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026.
Il presidente del MAXXI, Alessandro Giuli, insieme al neo presidente di Ales, Fabio Tagliaferri, sono pronti a collaborare con il Comune dell’Aquila per l’attuazione del dossier qualora L’Aquila fosse proclamata Capitale italiana della Cultura 2026. L’intesa è stata raggiunta nel corso di un incontro convocato dal sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi, presso la sede dell’ente a Palazzo Margherita.
“In attesa di comunicazioni ufficiali da parte del ministero della Cultura e del verdetto finale, abbiamo dato continuità al nostro lavoro di interlocuzione con due istituzioni centrali per la vita culturale del capoluogo d’Abruzzo, come MAXXI e Ales, la società in house del dicastero, che è stata determinate per l’apertura della sede aquilana del Museo nazionale delle arti del XXI secolo” ha dichiarato Biondi.
“Ringrazio i rispettivi presidenti, Giuli e Tagliaferri, per la disponibilità a sostenere le iniziative contenute nel dossier, per la nostra città, l’Abruzzo, il cratere sismico e, più in generale, per le aree interne dell’Appennino centrale. Una collaborazione che rappresenta lo spirito con il quale abbiamo condotto il nostro percorso strategico di rigenerazione e riscatto. Un sistema scalabile su altri territori” ha concluso il sindaco Biondi.

Il dossier è stato presentato al MIC lo scorso 4 marzo: “Siamo soddisfatti dell’audizione, davanti a tante associazioni e istituzioni che sostengono da tempo la candidatura per L’Aquila capitale italiana della Cultura 2026. Nell’appello al voto, ho rimarcato il fatto che l’eventuale designazione non sia un risarcimento per quello che la città ha subito con il terremoto, ma il riconoscimento della sua rinascita. Il progetto della candidatura dell’Aquila è la certificazione di un sistema e di un metodo replicabili in altri territori e che fondano le radici in una realtà di effervescenza culturale. Un fulgido esempio di questo carattere è quanto accadde, nel 1944, con l’esperienza del Gruppo degli Artisti Aquilani che nonostante i segni della guerra non smisero mai di coltivare l’arte”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a margine dell’audizione presso il Ministero della Cultura per la presentazione del dossier “L’Aquila città Multiverso”, nell’ambito delle audizioni delle candidature a Capitale italiana della Cultura 2026.
Ad aprire l’audizione, lo stesso sindaco, che ha introdotto la relazione della dottoressa Federica Zalabra, Direttore regionale dei Musei d’Abruzzo che non ha nascosto l’emozione parlando del post sisma, del professor Alessandro Crociata, direttore della candidatura di L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, e del professor Pier Luigi Sacco, coordinatore scientifico della stessa candidatura. Proiettati anche due video, uno dei quali con diversi illustri testimonial legati a L’Aquila che ne hanno raccontato la bellezza e la forza di rinascere, e il secondo a chiusura della relazione. Tra i testimonial, Corrado Beldì, presidente dell’Associazione italiana dei Festival Jazz, Adriana Pinate, ricercatrice al GSSI, Paolo Fiorucci, direttore artistico Il libraio di notte, Giorgio Pasotti, direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, e il direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, direttore artistico della Perdonanza Celestiniana. Il secondo video emozionale ha chiuso la parte di presentazione della candidatura con immagini della città, raccontate da Viola Graziosi e Simone Cristicchi.
https://agenparl.eu/2024/03/08/capitale-della-cultura-ales-e-maxxi-a-supporto-dellaquila/