Luciano D'Amico chiude la campagna elettorale con Alessandra Todde, "Uniti si può vincere"

È arrivata oggi in Abruzzo Alessandra Todde, neo governatrice della Sardegna, per l’incontro a sostegno di Luciano D’Amico, in chiusura della campagna elettorale del candidato del campo largo. “Uniti come in Sardegna si può vincere”.

Luciano D’Amico, ai microfoni della stampa, rivolge un ultimo appello agli elettori: “Andate a votare domenica 10 marzo per far vincere la democrazia e per farci vincere. La nostra è una squadra straordinaria, che ha esperienza, competenza, capacità di lavoro e conoscenza dei problemi. Con loro possiamo portare l’Abruzzo del futuro”.
In caso di vittoria, che scenario si aprirebbe sul fronte della governabilità? “La coalizione che si è formata si fonda su questioni programmatiche, sui problemi che riguardano l’Abruzzo e gli abruzzesi. Su tutto questo c’è un’intesa straordinaria, per questo riusciremo a realizzare il nostro programma di governo”. Una battuta anche sui fondi a pioggia, “Mi giunge notizia che oggi la Giunta, nonostante fosse in prorogatio, abbia deliberato l’assegnazione di svariate decine di milioni di euro. Annulleremo assolutamente le leggi mancia e tutto ciò che bisognerà fare per il territorio lo si farà con procedure trasparenti e con bandi a cui tutti potranno partecipare. Soprattutto non faremo mai una riunione di giunta il giorno precedente alle elezioni”.

“Luciano D’Amico è un ottimo candidato, una persona onesta, competente, che ama la sua terra” ha detto Alessandra Todde, incontrando i cittadini insieme al candidato del campo progressista Luciano D’Amico, nell’evento all’Aquila, che ha chiuso la campagna elettorale del candidato del “Patto per l’Abruzzo”. “Qui c’è una colazione vita che vuole portare il cambiamento. Bisogna crederci fino all’ultimo voto. Uniti, proprio come in Sardegna, possiamo battere questa destra. Marsilio ha governato malissimo, in smart working da Roma, lasciando gli abruzzesi in bilico, senza risposte e soluzioni. La sanità è allo sbando, mancano infrastrutture, i trasporti non sono efficienti, aumenta la povertà e i giovani scappano. Questo è ciò che lascia Marsilio. Mancano poche ore al voto, andiamo casa per casa a convincere più abruzzesi possibile, perché il 10 marzo potete cambiare l’Abruzzo. A differenza di D’Amico che è ben voluto e conosce la Regione – ha aggiunto – io posso dire che ho gestito tavoli di crisi al Mise e Marsilio non l’ho mai visto, ha mandato seconde e terze file. Non si è mai degnato di curare i lavoratori e le lavoratrici della sua regione”.