L'aquila

Archeoclub ed Ente Nazionale Sordi insieme alla scoperta del tombolo aquilano

L'AQUILA - Alla sede della sezione provinciale ENS, Ente Nazionale Sordi, l'incontro con le merlettaie dell'Archeoclub alla scoperta del tombolo aquilano.

L’AQUILA – Alla sede della sezione provinciale ENS, Ente Nazionale Sordi, l’incontro con le merlettaie dell’Archeoclub alla scoperta del tombolo aquilano.

Ieri pomeriggio, 9 marzo, presso la sede dell’ENS – Ente Nazionale Sordi – Sezione provinciale L’Aquila, si è tenuto un primo incontro tra i soci della sezione e le merlettaie dell’Archeoclub d’Italia, sede dell’Aquila. Dopo il saluto del Presidente dell’ENS Francesco Mastropietro e grazie al prezioso supporto dell’interprete LIS Sofia Leocata, ha preso la parola Paola Cinque, referente del gruppo archeo tombolo. Dopo un breve excursus storico sulla tradizionale lavorazione del tombolo aquilano, si è entrati nel vivo delle motivazioni che hanno dato luce all’evento: “Per quanto oggi siano cambiati i tempi e non si usino più i corredi o lussuosi paramenti liturgici” – ha spiegato Paola Cinque – “il tombolo aquilano è ancora molto lavorato. La realizzazione del merletto, abbiamo visto anche all’interno del nostro gruppo dell’archeo tombolo, aumenta il benessere della persona, è un po’ una cura per l’anima, è il modo di dedicarsi a sé stessi con un lavoro creativo che dà vita a pezzi unici. La merlettaia realizza il proprio disegno, lo riporta sul cartoncino e solo allora comincia a intrecciare i fili. Il tombolo è un lavoro creativo, di passione e sviluppa la capacità di concentrazione; dedicarsi ad un’arte bella fa dimenticare per qualche ora i problemi e, soprattutto se lavorato insieme, porta a uno scambio di conoscenze, di tradizioni, di punti e di racconti. Per questo bisogna riprendere il filo di questo racconto e non farlo morire. Noi siamo qui per la Giornata internazionale della Donna e penso sia un modo bellissimo di celebrarla, con la creatività tipicamente femminile, la pazienza, la condivisione e, in modo particolare, per dare voce e il giusto riconoscimento a tutte quelle donne che lo hanno lavorato nei secoli passati restando sconosciute, quando invece sono state grandi artiste. Nella città dell’Aquila il merletto si lavorava ovunque: nei conventi, nelle famiglie nobili, nella borghesia, nel popolo e tante popolane lo hanno coltivato come mezzo di sostentamento, per far studiare i figli, sacrificando tanto del loro tempo e dei loro occhi per creare qualcosa che potesse aiutarle ad emanciparsi. Accanto a nomi che sono passati alla storia, come quelli delle maestre del Laboratorio L’Aquila o quelle del Tecnico femminile, le sorelle Nanniceli, la maestra Patrignani, la maestra Tribuzi, fino da ultima la maestra Maria Vita Aprile che ha contribuito molto alla rinascita del nostro merletto, mi sembra giusto ricordare tutte quelle donne che lo hanno lavorato negli anni rimanendo sconosciute”. E quindi un augurio nella Giornata internazionale della Donna, direttamente dall’ENS L’Aquila: “Auguri a tutte le donne, alle donne forti, che ogni giorno combattono tutti i piccoli e grandi ostacoli della vita. Alle donne deboli, che riescano a trovare la forza dentro di loro per sistemare quel che non va. Alle donne, tutte, oggi e ogni giorno”.

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