Abruzzo Elezioni regionali, oltre il 53% delle preferenze sanciscono la vittoria di Marco Marsilio che si conferma governatore della regione. L’analisi del voto di Gaetano Quagliariello, nella lunga diretta del Capoluogo: “Le liste più forti hanno trainato Marsilio. Inoltre, non ci sono state novità programmatiche che hanno diminuito l’astensionismo, ormai una costante: l’unica a non andare mai in crisi”.
Abruzzo, Lo aveva previsto nella lunga diretta del Capoluogo.it, quando le proiezioni erano già chiare, ma ancora distanti dai dati definitivi e le sezioni scrutinate erano appena una manciata. Gaetano Quagliariello, nella diretta condotta dal direttore David Filieri aveva sottolineato: “L’elettorato delle aree interne in Abruzzo è molto a favore del centrodestra; il centrosinistra avrebbe avuto bisogno di più affluenza e di più elettori“, questa l’analisi dell’onorevole Quagliariello, nella lunga notte dello spoglio. Raggiunto telefonicamente dal Capoluogo, per un’intervista in diretta durante la maratona elettorale, il professor Quagliariello ha fatto un’analisi puntuale che si è rivelata tanto più veritiera, quanto più le operazioni di spoglio hanno rivelato i numeri. “Il centrodestra partiva con liste più forti. Gli elettori non sono stati coinvolti da effettive novità programmatiche e questo dato di astensionismo ormai è costante e non viene messo in crisi da nulla: questo vuol dire che la crisi della politica è profonda“.
L’Abruzzo non si è comportato come la “Sardegna, dove comunque il risultato non è stato disastroso. La coalizione ha retto. In Abruzzo fondamentalmente, comunque andrà a finire, c’è stato un recupero del centrosinistra: questi due elementi segnalano il fatto che c’è una partita in qualche modo che aperta, senza che questa sia una tragedia”. Cioè non è sintomo di un declino imminente, ‘la coalizione di governo regge – ha concluso Quagliariello -. Credo che la campagna sia stata caricata di significato nazionale eccessivo. Come se la vittoria del centrosinistra potesse provocare un crollo a livello nazionale“.
Intanto alle ore 9 di lunedì 11 marzo restano soltanto due sezioni da scrutinare, quindi i dati che arrivano sono quasi definitivamente delineati. 53,49% di voti ottenuti da Marsilio, contro il 46,51% dello sfidante Luciano D’Amico. Centrodestra tapinato da Fratelli d’Italia, in doppia cifra anche Forza Italia, con la Lega al 7,57%. Nel campo largo il Pd supera il 20% (20,29%), mentre il M5S si ferma al 7,01%.
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