Cronaca

Nessuna estradizione per il 37enne palestinese accusato di terrorismo: rischio crudeltà

 "Rischio crudeltà, no a estradizione palestinese in Israele", la decisione della Corte d'Appello dell'Aquila.

 “Rischio crudeltà, no a estradizione palestinese in Israele”, la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila.

Nessuna estradizione in Israele per Anan Yaeesh, il 37 enne palestinese attualmente in carcere a Terni con l’accusa di terrorismo. Lo ha deciso la Corte d’Appello dell’Aquila per il rischio che l’uomo “qualora estradato nello stato di Israele possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani”. Per i giudici inoltre “non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all’estradizione” in quanto il detenuto “è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta di estradizione nell’ambito di un procedimento promosso dalla Procura dell’Aquila”.

Nel provvedimento i giudici dell’Aquila affermano che nelle relazioni delle Ong si “fa riferimento a condizioni di detenzione nelle carceri Israeliane oltremodo penose per i cittadini palestinesi, caratterizzate da sovraffollamento, violenze fisiche, condizioni di scarsa igiene e di mancata assistenza sanitaria, ulteriormente peggiorate in concomitanza con il conflitto armato attualmente in corso”.

tribunale l'aquila estradizione

Gli arresti.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip distrettuale di L’Aquila, su richiesta della procura della Repubblica di L’Aquila – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo in coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, nei confronti di tre cittadini palestinesi, residenti a L’Aquila. Le indagini degli investigatori della Digos di L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione centrale della Polizia di prevenzione hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare, denominata “Gruppo di Risposta Rapida – Brigate Tulkarem”, articolazione delle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa”, (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall’Unione Europea), che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo, anche contro uno Stato estero. Nei confronti di uno degli arrestati è in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L’Aquila. Tra le tre persone raggiunte dalla misura cautelare, emessa dal gip dell’Aquila, in cui si ipotizza l’associazione a delinquere con finalità di terrorismo c’è anche Anan Yaeesh, il 37 enne palestinese attualmente in carcere a Terni dopo essere stato arrestato il 27 gennaio scorso su richiesta delle autorità israeliane che ne chiedono l’estradizione.

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