Per L’Aquila Capitale della Cultura scatta l’ora X: “Sarebbe la vittoria di tutti”

Il giorno della proclamazione si avvicina: L’Aquila Capitale della Cultura è il sogno che condividono enti, associazioni e cittadini. Un tributo, a dimostrazione che “Insieme si può fare tanto e questa candidatura ce lo ha insegnato una volta di più”.
In anticipo rispetto a quanto stabilito dopo l’audizione del 4 marzo scorso, giovedì 14 sapremo se L’Aquila sarà nominata Capitale italiana della Cultura 2026. Una candidatura che ha visto uniti e compatti associazioni, enti culturali e istituzioni del settore, operanti in città. Una speranza condivisa anche con i commercianti e i titolari delle tante attività, nel segno di un sostegno concreto e unanime, senza colori e distinzioni. La città è pronta e per tutti “ha le carte in regola per farcela”. In ogni caso, poi, ci saranno quasi 2 anni per mettere a punto il progetto e gli eventi collegati al prezioso riconoscimento.
In questi giorni Il Capoluogo vi ha portato per le strade della città, sentendo associazioni, enti e persone comuni. Per tutti, L’Aquila Capitale della Cultura sarebbe un suggello quasi dovuto,“Che andrebbe a mettere nero su bianco i sacrifici, gli sforzi, l’impegno profusi in questi anni, soprattutto dopo il terremoto del 6 aprile 2009, per riportare in città eventi, momenti di aggregazione, manifestazione di respiro nazionale ed internazionale che rimettessero L’Aquila al centro. Sarebbe la vittoria della città e dei cittadini che, resistenti e resilienti, hanno affrontato ogni tipo di difficoltà”(a questo link le interviste integrali).
La proclamazione è prevista per le ore 11 di giovedì 14 marzo presso il Ministero della Cultura. Per il Comune dell’Aquila, saranno presenti il sindaco Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Marco Marsilio e il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, che hanno manifestato sostegno alla candidatura aquilana supportata anche dagli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 (Usra e Usrc) e dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Usr). Interverranno il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e la Giuria presieduta da Davide Maria Desario. L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Youtube del Ministero della Cultura al seguente link: https://youtube.com/live/

Il territorio aquilano da tanto tempo è terreno fertile per il mondo culturale. In città ci sono tante bellissime realtà, grazie a intuizioni di personaggi del calibro di Nino Carloni, per citarne solo uno; istituzioni come la Barattelli, che nel 2026 compirà 80 anni di attività ininterrotta, o il Teatro Stabile d’Abruzzo che ha festeggiato proprio quest’anno i primi 60 anni. Guardando indietro, soprattutto agli anni del post sisma, è evidente che il lavoro sia stato imponente: basti pensare alla rassegna I Cantieri dell’Immaginario, quest’anno alla decima edizione, oppure alla Perdonanza Celestiniana, entrata fra i Patrimoni immateriali dell’Unesco e che, sotto la direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, ha registrato negli ultimi anni, durante tutta la settimana dedicata, un vero boom di presenze, diventando nel tempo un evento di respiro internazionale.

Il lavoro delle associazioni e di tutte le realtà deputate alla divulgazione culturale è stato imponente e quello che si percepisce“è la presenza di ‘humus ‘fertile ad accompagnare questa candidatura”. Il progetto presentato a Roma per la candidatura “L’Aquila multiverso”, per tutti rispecchia il programma e soprattutto coniuga la tradizione di questo territorio con il futuro. Un progetto per sostenere la candidatura a Capitale della cultura che racconta la storia di una città nata dall’unione di 99 castelli, evocando il concetto di comunità che è perfetto per una città territorio, ed è anche sinonimo di inclusione e di una collaborazione vincente tra istituzioni culturali che, in città, si sta applicando da tempo.

Il tifo affinché questo sogno tanto accarezzato diventi realtà non ha unito solo il territorio: ma arriva corale, schietto, sincero anche da fuori le mura, da personaggi e personalità del mondo dello spettacolo, della letteratura e della cultura. È il caso di Donatella Di Pietrantonio, scrittrice, vincitrice del Campiello, aquilana “di adozione”, che ha vissuto il cuore storico negli anni più belli, durante il pre sisma, da studentessa universitaria e che, a L’Aquila, ha dedicato il toccante romanzo “Bella mia”. “A questa città meravigliosa lego ricordi dolcissimi e belli. Sarei felicissima per questo riconoscimento perchè lo merita davvero. E non solo per la sua grande storia, per la ricchezza dentro e fuori le mura; ma anche per questa sua rinascita dopo il sisma del 2009 che la fa essere oggi una città meravigliosa, e i risultati della ricostruzione post sisma l’hanno resa ancora più bella”, ha detto Di Pietrantonio al Capoluogo.

Per tutti, in sostanza, “L’Aquila Capitale della cultura è un’occasione straordinaria per tutto il territorio, porterà grandi frutti a prescindere dalla vittoria. La creatività egli ultimi anni si è sviluppata a ritmi velocissimi, soprattutto tra i giovani, con tante realtà interessanti e nuovi spazi. Ricevere questo suggello sarebbe un segnale di grande fermento culturale”.
Ciò che fa ben sperare in vista dell’eventuale proclamazione è stato, per coloro che hanno partecipato alla coinvolgente audizione di Roma, l’interesse mostrato da tecnici e giuria per il progetto “L’Aquila multiverso”. L’impressione condivisa è che ci sia stato grande interesse per la candidatura; le domande poste sono state precise e circostanziate, i progetti hanno riscosso curiosità e partecipazione. Adesso, non resta che incrociare le dita. L’Aquila e gli aquilani sono pronti: la diretta della proclamazione sarà disponibile sul canale YouTube del Ministero al seguente link.