Procura generale L’Aquila, il Consiglio di Stato reintegra Alessandro Mancini

Il dottor Alessandro Mancini reintegrato alla Procura generale della Corte d’Appello dell’Aquila. La sentenza.
Il dottor Alessandro Mancini reintegrato alla Procura generale della Corte d’Appello dell’Aquila. Il Consiglio di Stato spazza i dubbi sulla sua condotta.
Con sentenza pubblicata nella giornata del 12 marzo, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello del dottor Alessandro Mancini, Procuratore generale a L’Aquila e poi trasferito dal CSM, reintegrandolo di fatto al suo ruolo apicale presso il tribunale del capoluogo abruzzese. Si interrompe così la corsa a due per la successione, che vedeva le candidature di Ludovico Vaccaro e Antonio La Rana, proposte dalla Quinta Commissione dello stesso CSM.
Così il Consiglio di Stato spazza via i dubbi che negli anni avevano accompagnato la decisione del CSM per i suoi presunti legami con l’ex deputato della Lega Gianluca Pini, coinvolto in una inchiesta per corruzione. Una battaglia giudiziaria che mette la parola fine a tante insinuazioni che nel tempo avevano colpito l’ex procuratore generale, che oggi a pieno titolo torna nel suo ruolo.
Si ferma così anche la corsa alla successione, che vedeva comunque tra i possibili successori magistrati del calibro di Ludovico Vaccaro, 63 anni, procuratore capo a Foggia, con una lunga esperienza di lotta alla criminalità organizzata, che avrebbe fatto certamente bene anche nel capoluogo abruzzese. Alla Procura generale, torna comunque di diritto il dottor Alessandro Mancini, che potrà continuare ad assicurare al tribunale abruzzese la sua indiscussa capacità professionale, affiancata dall’altrettanto specchiata qualità morale che il Consiglio di Stato ha rimesso finalmente nero su bianco.
In magistratura dal 1986, il dottor Alessandro Mancini è arrivato a L’Aquila da Ravenna dove è stato per sette anni Procuratore capo. Nel corso del suo percorso professionale, Mancini è stato Pretore a Niscemi in Sicilia, sostituto procuratore alla Procura presso la Pretura di Ravenna e sostituto alla Procura di Forlì: ha corso per la Procura generale di Milano e poi per la Procura della Repubblica di Roma, ma ha revocato la domanda per la Capitale per l’Abruzzo. È considerato uno dei magistrati italiani più esperti in indagini sui reati finanziari.
