“Quando la rinascita si basa sulla cultura poggia su solide fondamenta: ero felice e coltivavo la speranza che L’Aquila potesse avere il giusto riconoscimento per quanto fatto in questi anni difficili. La cultura qui è stata colpita prima nel suo cuore profondo con il terremoto e poi, 4 anni fa, con l’emergenza sanitaria. L’Aquila Capitale della Cultura certifica e mette nero su bianco quanto la città e il territorio abbiano lavorato bene in questi anni”.
Commosso e toccante il commento di Giorgio Pasotti, rilasciato ai microfoni del Capoluogo, appena saputo della vittoria: L’Aquila sarà la Capitale della Cultura per il 2026. Grande, poliedrico sttore di cinema e teatro di lungo corso, Giorgio Pasotti è legato profondamente a L’Aquila e non solo per il suo ruolo attivo nel settore culturale. A novembre 2020, in piena emergenza sanitaria, è stato nominato direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, ruolo che ricoprirà fino alla fine del 2026 dal momento che, a dicembre scorso, è stato riconfermato il mandato. Pasotti e il Tsa insieme a tutti gli enti e le associazioni coinvolte sono state parte attiva nell’immenso progetto “L’Aquila Multiverso” che ha convinto la giuria e premiato la città consentendo di ricevere il prestigio riconoscimento. “Non posso essere a L’Aquila subito, ma non vedo l’ora di venire molto presto a festeggiare con la città e con chi ha reso possibile tutto questo. Il suggello di Capitale della Cultura è meritatissimo, L’Aquila è un posto che mi ha accolto 4 anni fa con grande calore. Nonostante il periodo storico (l’emergenza sanitaria in corso) ho trovato un grande fermento, una voglia di fare contagiosa, ho trovato professionisti che hanno avuto fiducia in me e nel mio lavoro. Questi anni in città sono stati preziosi in un crescendo di collaborazioni e stimoli positivi“, spiega Giorgio Pasotti.
“Amo profondamente il pubblico aquilano, esigente e colto, ma soprattutto paziente e silenzioso. Mi auguro davvero che la Capitale della Cultura possa restituirci il Teatro Comunale, un luogo prezioso a cui tutti teniamo e sarebbe bellissimo se ciò potesse accadere nel più breve tempo possibile. Con questo riconoscimento si apriranno tante possibilità e vedranno la luce i progetti degli enti e delle associazioni che hanno lavorato al progetto”.
Pierluigi Biondi esulta per L’Aquila Capitale italiana della cultura 2026: felice e orgoglioso
Un progetto ambizioso per il Teatro Stabile d’Abruzzo per il 2026: “Come Tsa contiamo di realizzate il prima possibile la scuola di teatro permanente di arti e mestieri, dove sarà possibile studiare non solo arti performative, ma anche tutti quei lavori che ruotano intorno alla buona riuscita di uno spettacolo. Sarà qualcosa di importante per la città che consentirà ai nostri giovani di rimanere qui senza spostarsi per raggiungere e coltivare i loro sogni. Se c’è la volontà si può fare qualunque cosa, ed è stata la volontà di tutti che ha consentito di centrare l’obiettivo: L’Aquila Capitale della Cultura è una vittoria collettiva che gratifica, soddisfa e fa ben sperare”, conclude.
