L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, le reazioni

L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, le reazioni alla proclamazione: “Vittoria per l’intera comunità”.
L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, le reazioni alla proclamazione: “Vittoria per l’intera comunità”.
“Siamo molto felici, è un ulteriore segnale di rinascita e di crescita per l’intera Regione Abruzzo.” Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della cerimonia di proclamazione dell’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026, svoltasi questa mattina presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura (MIC) a Roma. “Sapevamo di essere molto competitivi- ha aggiunto Marsilio- L’Aquila aveva presentato un dossier eccellente e ciò è stato riconosciuto dalla giuria che ha espresso all’unanimità il voto favorevole alla nostra candidatura. È un risultato di straordinaria importanza, nel quale abbiamo sempre creduto fermamente, che riempie d’orgoglio l’intera Regione e consolida ulteriormente il nostro capoluogo come un fulcro culturale di eccellenza.”
“L’annuncio che L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura 2026 mi scalda il cuore di emozioni. È stata premiata la perseveranza di noi aquilani nel sostenere il Capoluogo d’Abruzzo, perché siamo sempre stati convinti che la nostra identità culturale non fosse da meno delle altre bellissime città concorrenti. Abbiamo avuto ragione e il mio ringraziamento va alla commissione di esperti che hanno selezionato L’Aquila come il centro culturale italiano che, fra due anni, accoglierà persone da tutto il mondo per parlare di arte, musica, letteratura e tradizioni”. Così Roberto Santangelo, Presidente del Consiglio Comunale dell’Aquila che continua: “Un ringraziamento doveroso va anche a tutti gli amministratori locali e ai personaggi del mondo dell’informazione, della cultura e dello spettacolo che hanno appoggiato la candidatura dell’Aquila. La nomina a Capitale Italiana della Cultura 2026 è una grande opportunità per la nostra città. Grazie anche alle risorse e agli stanziamenti previsti, L’Aquila potrà mettere in mostra la propria originalità storica che, attraverso le espressioni culturali, si è sempre configurata come il motore di rigenerazione sociale”.
“È profonda la soddisfazione – afferma il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, a margine della cerimonia di conferimento appena conclusasi nella sede del Ministero – che esprimo per l’odierno riconoscimento a L’Aquila di ‘Capitale della cultura 2026’. Il titolo ottenuto è frutto del peculiare lavoro svolto dal sindaco Pierluigi Biondi e dalla sua amministrazione che hanno dato prova di un impegno costante per la valorizzazione del patrimonio culturale e delle innumerevoli potenzialità della città. E’ una vittoria per l’intera comunità aquilana che non si è mai arresa di fronte alle macerie del terremoto ma ha dimostrato una straordinaria tenacia nel riportare il nostro capoluogo al suo antico splendore. Mi complimento con tutte le figure istituzionali e culturali che hanno contribuito all’ottenimento di questo importante risultato. Desidero, inoltre, ringraziare il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e tutta la giuria di esperti per aver riconosciuto la validità del progetto culturale di L’Aquila Capitale della Cultura. Questo prestigioso titolo rappresenta un’opportunità straordinaria per la città e per l’intero Abruzzo e sono certo che L’Aquila sarà ulteriormente apprezzata nel panorama culturale italiano e internazionale”.
“L’Aquila è Capitale della cultura 2026’, – dichiara Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale – un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e che premia la città e l’intero Abruzzo. Un risultato importantissimo che sono certo valorizzerà ancor di più le nostre aree interne, facendo emergere l’inestimabile patrimonio culturale di cui sono dotate. La mia soddisfazione è massima e mi piace ricordare il voto unanime del Consiglio regionale d’Abruzzo alla mia iniziativa di sostegno al progetto di candidatura, a questo autorevole Premio, del nostro capoluogo di regione”.
“Sono molto orgoglioso del riconoscimento per la nostra città – scrive Rinaldo Tordera, presidente ABAQ – come cittadino e soprattutto come Presidente dell’Accademia di Belle Arti, luogo deputato all’alta formazione artistica e dunque alla disseminazione culturale. Il titolo di L’ Aquila Capitale della Cultura 2026 arriva grazie ad un lavoro di coesione svolto dalle Istituzioni del territorio che han saputo amalgamarsi nelle linee guida tracciate dalla Amministrazione Comunale con il dossier L’ Aquila città multiverso. L’ Accademia di belle Arti dell’ Aquila è orgogliosa di essere parte integrante del progetto con il suo corpo docente ed i suoi studenti. Sarà una ulteriore occasione di attrazione di flussi turistici e di conoscenza della nostra città e di tutto l’ hinterland e quindi un’importante occasione di crescita per tutto il territorio”.
“La proclamazione di L’Aquila a Capitale della Cultura 2026 é una notizia di grande rilievo che premia un territorio di una bellezza straordinaria, con un patrimonio culturale e paesaggistico immenso. Questo riconoscimento faccia da volano per favorire lo sviluppo del territorio anche dal punto di vista turistico e produttivo. L’Aquila è tornata al centro della progettualità turistica e sarà importante lavorare in sinergia con le zone extraurbane. Grazie al suo capoluogo, e a tutti i territori che fanno ‘grande’ l’Abruzzo, la nostra regione vive un nuovo Rinascimento”. Lo scrive, in una nota, il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, segretario di Forza Italia Abruzzo.
“È una grande emozione per me come per ogni abruzzese la designazione, quest’oggi, di L’Aquila a ‘Capitale della cultura 2026’. Un titolo meritato e di riscatto per L’Aquila e per il suo immenso patrimonio culturale, mortificato e martoriato dal sisma. Questo riconoscimento premia anche il grande lavoro svolto dal sindaco Pierluigi Biondi e dal governo regionale guidato da Marco Marsilio per riportare L’Aquila ai suoi massimi livelli. Rivolgo un vivo ringraziamento al ministro Gennaro Sangiuliano, per aver colto l’essenza del progetto culturale presentato e della cui realizzazione gioverà l’intero l’Abruzzo”. Lo afferma il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.
Il commento del senatore Guido Liris, presente alla cerimonia di proclamazione. “È il coronamento di un sogno perseguito a lungo ed è un traguardo straordinario che va dedicato alla memoria delle 309 vittime del terremoto del 2009. La Comunità dell’Aquila, tutta insieme come una squadra coesa, ha conquistato una grande opportunità sulla via del definitivo rilancio e della Rinascita dopo una tragedia che rimarrà una ferita indelebile, ma che ha visto gli aquilani dare un esempio unico di resilienza. Questa è la vittoria di tutti gli aquilani. Questa città, questo territorio, questa Regione hanno lavorato in maniera costante e quotidiana alla Ricostruzione non solo fisica, ma anche sociale e culturale. Una giornata magica, da dedicare a chi non c’è più”.
“Quella di oggi è una grande vittoria per L’Aquila, per gli aquilani e per tutti gli abruzzesi. Una soddisfazione enorme per l’intera regione per la quale ringrazio il sindaco Pierluigi Biondi, l’amministrazione comunale e tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo traguardo. Un traguardo meritatissimo per una città che, dopo il sisma del 2009, ha avuto la grande forza e capacità di rialzarsi. E la cultura è stata proprio la chiave di volta del suo percorso di rinascita. La cultura ha fatto tornare a vivere il tessuto urbano e ha alimentato crescita e sviluppo economico”. Così il sottosegretario di Stato al Masaf e segretario regionale della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo sulla proclamazione di L’Aquila a Capitale della Cultura 2026. “Questo riconoscimento rappresenta inoltre – sottolinea – una importantissima occasione per far conoscere e valorizzare le aree interne, che sono il cuore dell’Abruzzo, mantengono viva la nostra storia e chi siamo”.
Sono arrivati anche i complimenti da parte di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Città che detiene il titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2024.
“Complimenti a L’Aquila, ma anche a tutte le città arrivate in finale. Avete fatto un grandissimo lavoro di programmazione e progettazione per il territorio. A Pesaro stiamo vivendo questa bellissima esperienza da alcuni mesi e vi posso assicurare che è esaltante: non solo prende vita il progetto col quale si è vinto, nel nostro caso “La Natura della Cultura”, la sfida della sostenibilità che cammina parallelamente allo sviluppo culturale, ma cresce l’orgoglio locale. Una comunità intera diventa potagonista della Capitale della Cultura, a partire dalla cerimonia di inaugurazione, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Così come sta accadendo a Pesaro, sarà per i nostri amici de L’Aquila”: queste le parole di Ricci, anche coordinatore dei sindaci Pd, presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, a margine della proclamazione de L’Aquila a Capitale della Cultura 2026.
“Si tratta di una strategia da portare avanti, sia da parte delle città vincitrici, sia da parte di tutte le altre città, perché l’Italia ha bisogno di costruire attorno alla bellezza una strategia di competitività”, ha proseguito Ricci. “I flussi turistici sono in aumento verso il nostro Paese. Si parla di milioni di turisti attratti dalla bellezza e dalla cultura italiana. Il punto è che in Italia abbiamo le grandi città d’arte che sono già in over booking: penso a Roma, Firenze, Venezia, Napoli. E quindi noi abbiamo bisogno di mettere in rete una squadra di città medie della cultura che possa arricchire la proposta italiana e rendere il nostro Paese più competitivo”, ha aggiunto Ricci. “Se riusciremo a mettere a rete queste esperienze progettuali non solo diventeremo più forti nei nostri territori, ma diventerà più forte il nostro Paese”, ha concluso Ricci.
“Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi – sottolinea il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – comuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All’amico sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di tutto l’Abruzzo”
“Il raggiungimento di questo traguardo storico non rappresenta solo un’opportunità di crescita e sviluppo, ma anche un momento per celebrare la nostra identità storica, artistica e comunitaria”. Queste le parole del presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, alla notizia della nomina dell’Aquila a Capitale Italiana della cultura 2026. “I miei complimenti al Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, al quale la Provincia non ha fatto mancare il proprio sostegno, ed ancora a quanti hanno creduto a questo ambizioso ed impegnativo progetto. In sintonia con tutti gli enti coinvolti collaboreremo alla realizzazione di un percorso che renderà l’anno della Capitale della Cultura un’esperienza indimenticabile per cittadini e visitatori, lasciando un’eredità duratura per le generazioni future. Lavoreremo tutti per raccogliere gli effetti di questo eccezionale riconoscimento” conclude il presidente della Provincia. Parole condivise e profonda soddisfazione espressa anche da parte dei Consiglieri provinciali dell’area aquilana Vincenzo Calvisi, Gabriella Sette e Daniele D’Angelo.
La Capitale italiana della Cultura a L’Aquila è un risultato positivo per l’intera provincia e rafforza anche l’impegno che la Fondazione Carispaq sta portando avanti per promuoverne la sua unità e coesione. Un’occasione così importante rappresenta, infatti, un momento unico per consolidare l’immagine di tutto il territorio, mettendo in luce le sue peculiarità e unicità.
La Fondazione Carispaq sarà al fianco e a sostegno dell’organizzazione dell’anno dedicato alla cultura, nella consapevolezza che sarà un importante momento di crescita e sviluppo per il territorio e che rafforzerà, tra la popolazione dell’intera Regione, l’orgoglio di essere parte di una stessa Comunità, saldamente legata alle proprie radici storiche, ma aperta alla rinascita continua come solo la cultura sa evocare”, il commento di Domenico Taglieri, presidente della Fondazione Carispaq.
“Desidero complimentarmi con tutti coloro che hanno lavorato per fare in modo che L’Aquila fosse scelta come Capitale italiana della Cultura 2026. Il successo”, ha detto il sindaco di Navelli, Paolo Federico, “deve rappresentare un trampolino per il rilancio del Capoluogo e per fare in modo che si rafforzi il suo ruolo di centro a forte vocazione turistica, ricco di storia e dall’ampio patrimonio architettonico. Non Solo. Ci auguriamo che le tante occasioni di far conoscere la cultura dell’Aquila possano essere anche un volano per tutto il territorio che circonda il Capoluogo. Siamo pronti a fare la nostra parte anche mettendo in rete le tante eccellenze dell’Abruzzo Aquilano. La nomina dell’Aquila deve diventare un valore aggiunto per tutto il territorio e per l’Abruzzo in generale”.
“La proclamazione della città dell’Aquila a Capitale della cultura 2026 è un’opportunità enorme per l’intero Abruzzo”. Lo ha detto il presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, Riccardo Podda, dopo il riconoscimento del ministero della Cultura ottenuto dal capoluogo abruzzese. “Un traguardo”, ha dichiarato Podda, “che premia lo sforzo collettivo di una comunità e di un territorio che si concretizza in una visione territoriale e di sviluppo prospettico. L’Aquila è, oggi, più che mai modello di un rapporto sinergico tra cultura, sviluppo e innovazione a servizio del rilancio delle zone interne e dell’Appennino grazie anche a realtà importanti come l’Università degli Studi dell’Aquila, il Gssi, l’Infn, i poli scientifici e tecnologici di eccellenza, la Casa delle tecnologie emergenti e la rete industriale e produttiva locale, che ne fanno centro di saperi e di ricerca continua. Il programma presentato valorizza le risorse e la rigenerazione urbana e immagina una “città multiverso” che si apre al territorio, alle città e alle regioni limitrofe generando benefici in termini di inclusione sociale, sviluppo della dorsale appenninica, competenze diffuse, creatività coesione sociale e inclusione delle aree periferiche. Obiettivi”, aggiunge Podda, “che ricalcano la Nuova agenda europea per la cultura e lo sviluppo sostenibile comunitario. Rivolgo i più sentiti complimenti all’amministrazione comunale, al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e alla squadra di professionisti che ha lavorato alla stesura del dossier per il risultato raggiunto e per aver gettato le basi per una nuova crescita futura della città dell’Aquila e dell’Abruzzo nella sua completezza”. “Un traguardo che, ne sono certo, valorizzerà ancora di più le aree interne”, afferma il delegato dell’area aquilana di Confindustria, Ezio Rainaldi, “andando a completare quel processo di ricostruzione non solo urbana del territorio, ma sociale e culturale. Parliamo di zone duramente colpite dal sisma del 2009 e del 2016, che per troppi anni hanno rischiato lo spopolamento e l’abbandono. Come Confindustria siamo pronti a collaborare nella progettualità che, da oggi al 2026, si svilupperà intorno a L’Aquila Capitale italiana della cultura, con impegno e concretezza”.
