Il riconoscimento

L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, sarà la stagione dei sogni e delle realizzazioni

La sala conferenza di Palazzo Margherita gremita per celebrare L'Aquila Capitale italiana della Cultura 2026: "Da oggi raddoppieremo gli sforzi e lavoreremo insieme. Sarà l'avventura di un territorio unito"

Tutti a Palazzo Margherita per festeggiare L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.
“Non è la candidatura dell’Aquila, ma di un territorio intero che porterà avanti un progetto ambizioso. Da oggi raddoppieremo gli sforzi per dimostrare all’Italia di essere all’altezza di questo riconoscimento”.

Una gremita sala conferenze di Palazzo Margherita ha fatto da sfondo alla conferenza stampa indetta dal Comune per celebrare il riconoscimento di L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026. Questa mattina a Roma la proclamazione, nella sede del Ministero della Cultura.
Presenti, tra gli altri, il sindaco Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Letizia Rosati, il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, l’ingegnere Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, il professor Pier Luigi Sacco, coordinatore scientifico di candidatura. In video collegamento la dottoressa Federica Zalabra, direttrice del Munda, il maestro Leonardo De Amicis e il professor Alessandro Crociata, direttore di candidatura. Nel corso dell’incontro è intervenuta anche Alessandra Priante, neo presidente ENIT.

Ad aprire gli interventi il primo cittadino Pierluigi Biondi: “Non riusciamo ancora a realizzare quanto accaduto. Quella dell’Aquila è stata, fin dal principio, una sfida condivisa: è stata ed è la candidatura di tutti noi, dei Comuni del Cratere con cui abbiamo condiviso gli sforzi, della Regione Abruzzo che ci ha sostenuto, delle città vicine che, in tempi diversi, hanno vissuto la nostra stessa crisi di sistema derivante da un sisma. Per questo ringrazio, in particolare, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Letizia Rosati, e il primo cittadino di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti“.

“Abbiamo presentato un dossier straordinario, grazie al lavoro dei professori Alessandro Crociata e Pier Luigi Sacco, che hanno dato un taglio scientifico al nostro programma, affinché non si pensassero eventi fini a sé stessi, ma si approntasse un modello preciso: una strategia di sviluppo in cui la cultura è elemento ineluttabile, una dimensione di cui non si può fare a meno. Non si può immaginare il rilancio di un territorio senza cultura, perché è dalla cultura che passa l’emancipazione della comunità. Ci attende, adesso, una stagione di idee, progetti, sogni e realizzazioni. E faremo tutto questo insieme, con la collaborazione di tutti, delle nostre istituzioni culturali e della nostra grande comunità. Tra i primi messaggi ricevuti ci sono quelli dei consiglieri comunali d’opposizione, ciò a dimostrazione che la cultura è in grado di aggregare ed unire il territorio.
Ringrazio tutti coloro che si sono sacrificati per questo obiettivo, soprattutto chi lavora dietro le quinte, con passione ed abnegazione. E vorrei dire ai sindaci e agli amministratori che vedo qui presenti che faremo insieme grandi cose. In passato sono stato anch’io sindaco di un piccolo comune. So che per tanto tempo abbiamo vissuto la sindrome dell’isolamento, ma vi assicuro che L’Aquila saprà accogliere e abbracciare le realtà intorno ad essa. Lavoreremo insieme, raddoppieremo gli sforzi non solo per ricostruire un territorio, ma per dimostrare all’Italia intera di essere all’altezza di questo titolo. L’Aquila saprà restituire tutto il bene che il territorio le e ci ha dato“.

 

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L’intervento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “L’emozione di questa mattina è stata davvero intensa. Il lavoro per giungere all’obiettivo è stato lungo, non è scontato arrivare tra le finaliste. Noi avevamo già perso due partite, ma abbiamo imparato dalle sconfitte. Abbiamo guardato in cosa le città vincitrici avevano fatto meglio di noi e, questa volta, la città dell’Aquila ha presentato un dossier eccezionale, per il quale va ringraziata anche la città di Rieti, con cui si è creato un autentico gemellaggio. Credo – ha aggiunto Marsilio – che il 2025, anno del Giubileo, sarà un vero percorso di avvicinamento al grande momento dell’Aquila Capitale della Cultura, in cui i riflettori saranno puntati 365 giorni l’anno sul nostro capoluogo. La Regione Abruzzo ha già sostenuto la candidatura e continuerà a farlo. Uno dei primi atti della nuova legislatura sarà quello di finanziare le proposte del programma presentato nel dossier: sono certo che su questo non troveremo divisioni in Consiglio regionale e che ci sarà unanime volontà di sostenere con orgoglio questa grande avventura. Perché si tratta di una vittoria di tutti: un momento che genererà crescita comune. La regione è davvero orgogliosa del suo capoluogo”.

Nel corso della conferenza è intervenuta anche l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Letizia Rosati, che ha portato i saluti del sindaco Sinibaldi.
“Per me è una grande gioia essere qui stasera. Aver accompagnato L’Aquila ci ha fatto sentire una squadra, una famiglia, un unico grande territorio. Oggi L’Aquila e Rieti appartengono a regioni diverse – è vero – ma la storia ci racconta di radici comuni, profonde, lontane e variegate. Basterebbe citare quelle geografiche, con il Gran Sasso e il Terminillo, le vette più importanti dell’Appennino, o pensare alle origini, al popolo dei Sabini che dal Gran sasso si spostò nel territorio del Reatino. O ancora basti pensare alla vicenda benedettina o francescana: a Rieti abbiamo l’Abbazia di Farfa, che diventò un punto di riferimento importantissimo per l’Aquilano, perché è stata storicamente attraversata dai pastori che percorrevano i tratturi al tempo della Transumanza. Tutto ci unisce storicamente. L’Aquila ha sempre fatto della cultura un suo punto di forza, lo dice la storia e l’anima stessa della città, con l’eleganza dei suoi palazzi oggi restaurati, testimonianza dello splendore del suo ‘700. Potrei fare infiniti esempi e suggerire mille modi che legano L’Aquila e Rieti, ma sono felice oggi di portare la nostra vicinanza e il nostro sostegno: sarà un viaggio bellissimo. Un’esperienza formativa per tutti noi”.

Le parole del sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti: “Oggi festeggiamo un nuovo modello di rilancio, perché la strategia di sviluppo culturale proposta dall’Aquila si fonda sull’importanza di fare rete, con la cultura che diventa volano per l’unione e la condivisione tra i territori, per tornare a riempire questi luoghi e dare loro nuova vita”

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