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L’Aquila Capitale della Cultura, Stefano Fresi: “Il giusto premio al fermento che si respira da sempre in città”

15 marzo 2024 | 07:06
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L’Aquila Capitale della Cultura, Stefano Fresi: “Il giusto premio al fermento che si respira da sempre in città”

L’Aquila è la Capitale della Cultura 2026: le congratulazioni dell’attore Stefano Fresi. “Titolo meritatissimo per una città che proprio attraverso la cultura ha creato le fondamenta della rinascita”.

“Frequento L’Aquila dagli anni ’80 e da allora l’ho sempre vista come un centro vivo, culturalmente stimolante. Il riconoscimento come Capitale della Cultura è davvero meritato, colpisce il cuore degli italiani che si rendono conto di quanto sia stato difficile per un territorio ferito andare avanti negli ultimi 15 anni”.

È felice e ha fatto il tifo per L’Aquila Capitale della Cultura anche Stefano Fresi, musicista, compositore, ma soprattutto tra i più grandi attori italiani del momento di cinema e teatro che, proprio in città, a soli 13 anni, sostenne l’esame di solfeggio. Fresi è molto legato a L’Aquila, da sempre: a 13 anni sostenne l’esame di solfeggio al Conservatorio “Casella” perchè, nonostante la sua infinita bravura come attore di cinema e teatro, non bisogna dimenticare che è anche musicista, cantante e fine compositore ( tra le sue performance multitasking lo spettacolo nelle vesti di cantante lirico in una scena del film ‘Smetto quando voglio – Ad honorem‘). E in coppia con un’aquilana, la cantante Simona Molinari (alla sua prima esperienza al cinema), nel 2019 ha vinto il ‘Nastro d’argento’ come protagonista del film di Walter Veltroni‘C’è tempo’. Fresi è stato a L’Aquila l’ultima volta il 15 dicembre scorso per portare al Ridotto del Teatro Comunale lo spettacolo ‘Dioggene’ e prima ancora, nel 2021, aveva partecipato alla 727′ Perdonanza Celestiniana con la direzione artistica di Leonardo De Amicis, deliziando il pubblico con la sua simpatia, e cantando una versione rivisitata della ‘Ninna Nanna’ del grande Gigi Proietti, accompagnato da Cristiana Polegri, (colonna portante e compagna di vita dell’attore). Insomma, un legame profondo, anche professionale con la città, Che davvero meritava di essere Capitale della CulturaLe realtà che ho visto a L’Aquila – spiega Fresi sentito dal Capoluogo – la rendono un centro vivo da sempre. Il fermento è continuo e ogni volta che riesco a tornare qui trovo sempre qualcosa di nuovo e bello. Il conservatorio è una realtà preziosa, così come il Tsa e tutte le associazioni ed enti che da sempre, attraverso la cultura, hanno trovato il mezzo per andare avanti e risorgere”.

l'aquila, l'aquila capitale della cultura

L’Aquila è Capitale italiana della cultura 2026

Stefano Fresi

L’Aquila aveva tutte le carte in regole per essere una Capitale della Cultura e tutto il diritto di vincere questo riconoscimento. C’è una concentrazione di storia e cultura importante, il cuore storico ha una vitalità contagiosa, è allegra, è colorata, si vive bene. Non voglio legare mai più il suo nome al sisma che ne ha ferito il cuore, ma è importante ricordare che di terremoti ce ne sono stati tanti, ma pochi si sono tirati su come ha fatto L’aquila: la reazione della popolazione è stata potentissima!”, conclude.

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