La rubrica “Tutti i Santi giorni” del 17 marzo: San Patrizio.
Il 17 marzo ricorre la memoria facoltativa di San Patrizio. San Patrizio, al secolo Maewyin Succat, nacque a Bannaventa Berniae nel 385 da Calphurnius e Conchessa, nobili cristiani di origini romane. La sua vita è piuttosto avventurosa: all’età di 16 anni fu rapito da pirati irlandesi e venduto come schiavo al re del North Dal Riada; in Irlanda apprese la lingua gaelica e la religione celtica. Riuscito a fuggire dopo sei anni di prigionia, nel 407 si imbarcò su una nave che lo condusse su una costa deserta della Gallia. I biografi omettono come San Patrizio riuscì ad abbandonare questi territori per fare ritorno in Britannia, ma narrano che una volta in patria, sognò di essere chiamato dagli irlandesi, evento che interpretò come una vocazione alla missione apostolica presso quelle genti. Intanto Papa Celestino I aveva inviato in Irlanda il vescovo San Palladio con l’incarico di fondare una diocesi che raccogliesse quanti già convertiti al cristianesimo.
Dopo aver vissuto ritirato nel monastero di Lérins di fronte alla Provenza, per assimilare i fondamenti della vita monastica, Patrizio si recò in Italia, nelle isole di fronte alla Toscana, per apprendere il tipo di apostolato utilizzato dai monaci per la conversione degli abitanti delle isole. In ogni caso, studi recenti confermano che fu consacrato vescovo e nominato successore di Palladio intorno al 440. L’opera di conversione di San Patrizio fu molto efficace: gli irlandesi erano raggruppati in molte tribù che formavano stati sovrani; quindi, era necessario ottenere il placet di ogni singolo re per avere il permesso di predicare tra il popolo. Patrizio riuscì nello scopo facendo cospicue donazioni in denaro, ottenuto prevalentemente attraverso la vendita dei poderi familiari ereditati.
Stando agli Annali d’Ulster, nel 444 il Santo fondò la sua sede ad Armagh da dove riuscì a evangelizzare soprattutto il Nord e il Nord-Ovest dell’Irlanda. Iniziò fin da subito a predicare in gaelico, appreso durante la sua prigionia, e a viaggiare per tutta l’isola promuovendo il cosiddetto Cristianesimo celtico, che riprendeva le antiche tradizioni locali declinandole in chiave cattolica. Basti pensare che alla sua figura è spesso accostata la croce celtica: un cerchio vuoto che si sovrappone alla croce latina, con il centro del cerchio che coincide con l’intersezione delle braccia della croce, e che si rifà probabilmente alla ruota solare, alla croce solare e ad altri simboli precristiani. San Patrizio si spense nel 461 nell’Ulster a Down, che in onore del Santo mutò nome in Downpatrick.
Numerose sono le leggende fiorite attorno alla sua figura. La tradizione vuole che in Irlanda non ci siano stati più serpenti da quando San Patrizio li ebbe cacciati in mare, evento legato a un altro racconto: ritiratosi per quaranta giorni sulla montagna sacra irlandese, Croagh Patrick, gettò una campana dalla sommità delle rocce nelle acque, in modo da scacciare i serpenti e le impurità; così si formarono le caratteristiche isole che contraddistinguono la Baia di Clew.
Ma forse la leggenda più celebre è quella del pozzo di San Patrizio, il pozzo senza fondo, da cui si aprivano le celestiali porte del Purgatorio. La figura di San Patrizio, in particolare del suo trifoglio – lo shamrock – compare anche nell’emblema nazionale irlandese: si narra che il vescovo abbia spiegato il concetto cristiano della Trinità utilizzando proprio le foglie della piantina, composta appunto da tre foglie legate a un unico stelo.
Durante il secolo VIII il santo vescovo fu riconosciuto come apostolo nazionale dell’Irlanda, di cui è tutt’ora compatrono insieme San Columba e a Santa Brigida; la sua festa al 17 marzo, è ricordata per la prima volta nella ‘Vita’ di Santa Geltrude di Nivelles del VII secolo.
Intorno al 650, San Furseo portò alcune reliquie del Santo a Péronne in Francia da dove il culto si diffuse in varie regioni d’Europa. Le rappresentazioni iconografiche lo vedono con gli attributi caratteristici della carica vescovile, il bastone pastorale, la mitra e il trifoglio.
