Anna Nenna D’Antonio, in Abruzzo la prima presidente di Regione donna

Anna Nenna D’Antonio è stata la prima donna presidente della giunta abruzzese, la prima in Italia e l’unica in Regione. L’avvicendarsi tra Dc, centrodestra e centrosinistra fino alla riconferma di Marco Marsilio.
È la prima volta che l’Abruzzo ha la riconferma del governatore uscente, andando indietro nel tempo, forse non tutti sanno che l’Abruzzo ha avuto anche un altro primato: è stata la prima regione in Italia ad avere un presidente donna, Anna Nenna D’Antonio.
Classe 1927, esponente della Dc, Anna Nenna D’Antonio è stata l’unica governatrice donna della Regione Abruzzo, carica che ha ricoperto dal 1981 al 1983. Fedelissima di Remo Gaspari, storico politico abruzzese della Democrazia Cristiana, laureata in lettere, con oltre 50 anni di vita politica, ha alle spalle tre legislature in Regione e tre in Parlamento. Ad Anna Nenna D’Antonio sono state riconosciute da più parti indubbie qualità di amministratore e parlamentare che le hanno permesso di essere sempre al fianco degli abruzzesi ovunque, anche nei momenti più difficili.

Dal 1970, anno di costituzione della Regione Abruzzo, fino al 1993, da Ugo Crescenzi fino a Vincenzo Del Colle (che corse per la carica sostenuto anche dal PPI) tutti i presidenti della Regione sono stati eletti sotto l’egida della Democrazia Cristiana. Dal 1995 fino al 2019 dopo un presidente eletto dal centrodestra c’è stato un presidente della fazione opposta. La riconferma di Marco Marsilio alla guida dell’Abruzzo è un risultato storico per la politica regionale: è la prima volta in una regione caratterizzata dagli anni ’90 in poi da una storica e consolidata alternanza tra destra e sinistra.
A portare il primo vento di cambiamento e quell’alternanza che, fino alla rielezione di Marsilio ha caratterizzato la storia della Giunta e del Consiglio regionale è stato Antonio Falconio, presidente dal 1995 al 2000, scomparso nel 2021, giornalista Rai, il primo presidente originario dell’Aquilano. Si ricandidò nel 2000, le elezioni però, con uno scarto minimo di circa 3 mila voti, furono vinte da Giovanni Pace, volto storico della politica regionale abruzzese, proveniente dalle fila di Allenza Nazionale a cui aderì fin dalla nascita del partito nel 1995 dopo aver militato nel MSI. A fine mandato, nel 2005, venne sconfitto da Ottaviano del Turco che vinse con il 58,3% delle preferenze. Del Turco, storico esponente del partito socialista, prima di diventare governatore della Regione Abruzzo era stato segretario del partito, ministro delle finanze nel governo Amato e Senatore della Repubblica. L’esperienza politica alla guida della Regione per Del Turco si interruppe bruscamente nell’estate del 2008. Dopo il periodo di reggenza di Paolini, il 3 gennaio del 2009 le elezioni vennero vinte da Gianni Chiodi, già sindaco di Teramo, la cui candidatura era stata caldeggiata e ampiamente sostenuta da Silvio Berlusconi che durante la campagna elettorale, a dicembre 2008, venne a L’Aquila. Chiodi vinse con il 48,81 % contro l’avversario Carlo Costantini. Il suo mandato è stato quello a cavallo del sisma del 6 aprile 2009 a seguito del quale venne nominato commissario delegato per la ricostruzione. Nel 2014 alle elezioni si ricandidò, ma venne sconfitto da Luciano D’Alfonso, già sindaco di Pescara, rimasto alla guida della Regione fino al 2019.
Nel 2019 scesero in campo Giovanni Legnini per il centrosinistra e Marco Marsilio che venne eletto presidente con il 48,03% dei voti, primo governatore proveniente dalle fila di Fdi.