La battaglia

Fonici, trascrittori e stenotipisti, il presidio a L’Aquila: Basta incertezza, i lavoratori meritano risposte

Sciopero e presidio dei lavoratori della giustizia a L'Aquila. La protesta di fonici, trascrittori e stenotipisti forensi: "Si avvi l'internalizzazione"

Lo sciopero nazionale dei lavoratori della giustizia fa tappa a L’Aquila. Presidio dinanzi al Tribunale di fonici, trascrittori e stenotipisti forensi: “Nessuna risposta dal Ministero. I lavoratori non possono vivere nell’incertezza”.

Sciopero e presidio dei lavoratori della giustizia a L’Aquila, presso il Tribunale cittadino. Fonici, trascrittori e stenotipisti sono scesi nuovamente in strada per protestare contro le mancate risposte arrivate dal Ministero di competenza in merito al loro futuro. Un futuro messo in discussione dalla Riforma Cartabia, che ha gettato ombre su garanzia occupazionale e salariale. Per questo oggi i lavoratori della giustizia sono tornati ad alzare la voce. Il segretario generale Filcams CGIL Vincenzo Quaranta ha sottolineato ai nostri microfoni: “Oggi, come organizzazione sindacale, abbiamo proclamato sciopero nazionale poiché – dopo le manifestazioni di gennaio – il Ministero della Giustizia, con il Ministro Nordio, non ha dato risposte, né avviato quei processi che noi abbiamo richiesto. Ovvero il processo di internalizzazione per i 1500 lavoratori e lavatrici del settore. Lavoratori che vivono senza conoscere che ne sarà del loro impiego: nessuno, infatti, ha fatto chiarezza sul futuro occupazionale e salariale di queste persone”.
Dopo la Riforma Cartabia “c’è totale confusione sulla stabilità future dei lavoratori della giustizia, soprattutto in considerazione delle prossime gare d’appalto – aggiunge Quaranta  I lavoratori non possono continuare a vivere nell’incertezza. Chiediamo, inoltre, come processo a lungo termine, l’internalizzazione del servizio, ricordando come questo abbia un ruolo assolutamente fondamentale all’interno del sistema giustizia, garantendo la documentazione degli atti processuali”.

“Vogliamo rispetto e dignità”, uno dei messaggi dei lavoratori nel corso del presidio aquilano. Una delegazione, in mattinata, è stata poi ricevuta in Prefettura. 

Tra le richieste dei sindacati a tutela del settore c’è anche un tavolo permanente per contrattare modalità e tempi dell’internalizzazione richiesta, oltre ad un percorso di formazione che fornisca una certificazione, erogata dal Ministero, della professionalità degli addetti.

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