L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, CNA: Occasione imperdibile, sanare mancanza di servizi

L’Aquila Capitale italiana della cultura, CNA Alberghi “Occasione formidabile e stimolo per far bene, ma colmare le lacune”
L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, un calendario eventi spalmato per un anno intero senza sovrapposizioni, CNA Alberghi: “La città sarà sotto i riflettori nazionali: ora colmare le lacune”.
“L’Aquila Capitale italiana della cultura è un’occasione formidabile per essere sotto i riflettori, non solo nazionali, ed un ulteriore stimolo a fare bene”, così la CNA alberghi L’Aquila si congratula con l’amministrazione comunale per l’importantissimo obiettivo raggiunto. L’auspicio dell’associazione di categoria è che questo riconoscimento, per quanto riguarda le presenze turistiche, avrà lo stesso effetto trainante che ha avuto il
Decennale dal sisma. “Bisogna fare in modo che la città in questo anno e mezzocolmi tutte le lacune e si faccia trovare pronta a ricevere ituristi con infrastrutture e servizi all’altezza. Confidiamo inuna programmazione degli eventi che distribuiscano le presenze
turistiche durante tutto l’anno 2026, al fine di massimizzaregli effetti positivi su tutto l’indotto turistico, che comegiustamente indicato nella Carta dell’Aquila, insieme aformazione, innovazione e cultura, rappresenta uno dei quattropilastri per il rilancio delle aree interne della nostra
regione. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo“, conclude la nota della Cna L’Aquila.
L’argomento di L’Aquila 2026 sarà discusso nella prossima assemblea del 13 aprile ore 16, nella sede in via Camponeschi, in cui, tra gli altri punti, ci sarà anche il rinnovo degli organi sociali.
Ricordiamo che a proclamare L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026 è stato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza dei rappresentanti delle 10 città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini e Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). In collegamento video Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Capitale italiana della Cultura in carica, e Francesco Miccichè sindaco di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025.

L’Aquila, città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà valorizzare, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
“Tutte le città che hanno partecipato alla competizione dovrebbero essere Capitali della Cultura e, personalmente, vorrei che fossero tutte premiate per la loro bellezza. L’Italia ha una grande ricchezza e tantissimi luoghi che meritano un viaggio. Mi congratulo con la città dell’Aquila che nel 2026 rappresenterà al meglio la nostra Nazione ed accolgo pienamente l’idea di trovare, sin da ora, per il prossimo bando le risorse necessarie per premiare tutte le città finaliste, in modo da far vivere questi progetti a lungo”, ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.

Queste le motivazioni della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, al termine della procedura di selezione: “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente”.