Marzo in rosa

Marzo in rosa, le donne che hanno lasciato un segno nella storia aquilana

Paolina Giorgi, Amalia Sperandio, Laudomia Bonanni, Ondina Valla, Anna Ventura: figure chiave nella storia aquilana, protagoniste di un femminismo non aggressivo, ma persuasivo, donne forti e coraggiose, al centro dell'incontro per la rassegna "Marzo in Rosa", organizzato dall'assessore Ersilia Lancia.

Paolina Giorgi, una ragazza senza gioventù, Amalia Sperandio, donna e artista moderna oltre ogni convenzione, Ondina Valla e la sua emancipazione femminile nel mondo dello sport internazionale durante il Ventennio, la ricerca del senso nelle cose di Anna Ventura, il “femminismo persuasivo” di Laudomia Bonanni. Sono tutte donne, aquilane, che hanno lasciato il segno nel mondo culturale, artistico, sociale nazionale ed internazionale. Sono loro le protagoniste del secondo e ultimo appuntamento della rassegna “Il segno delle donne”, promossa nell’ambito dell’iniziativa ‘Marzo in rosa’ dall’assessore alle Pari opportunità del Comune dell’Aquila, Ersilia Lancia.

Attraverso le figure di Paolina Giorgi, Amalia Sperandio, Laudomia Bonanni, Trebisonda “Ondina” Valla, Anna Ventura, l’assessore Ersilia Lancia ha voluto lanciare con la rassegna di “Marzo in Rosa”, evento giunto alla seconda edizione, un messaggio forte e potente, “Per ricordare e rendere omaggio a figure femminili illustri della nostra città, pietre miliari, ognuna in un campo che hanno lasciato il segno. Un modo per farle conoscere alle nuove generazioni, con l’obiettivo, ambizioso, di trasformare gli appuntamenti di questa rassegna ‘Marzo in rosa’ in un contributo scritto”, spiega l’assessore ai microfoni del Capoluogo.

“Mi piace pensare – continua l’assessore – che questo appuntamento possa essere occasione per divertirci, riflettere e scoprire figure inesplorate in un contesto storico come quello attuale per la nostra città che ci accomuna, in questa gioia condivisa di aver avuto il titolo di Capitale della Cultura”. 
Le figure di queste donne sono state raccontate attraverso i contributi di figure di spicco nel mondo culturale e intellettuale aquilano, durante il convegno organizzato a Palazzo Margherita. Il giornalista, scrittore e saggista Errico Centofanti ha portato il suo contributo su Paolina Giorgi, (una ragazza senza gioventù), Piercesare Stagni su Amalia Sperandio, la donna e l’artista, moderna oltre le convenzioni), Lucilla Sergiacomo (La ricerca del senso delle cose nella scrittura di Anna Ventura), Gianfranco Giustizieri (Laudomia Bonanni tra memoria e presente), Enrico Cavalli (Ondina Valla, l’emancipazione femminile nello Sport italiano). L’evento è stato impreziosito dalla voce narrante di Antonia Renzella e Chiara Santucci al violino.

Le video interviste del Capoluogo

Ondina Valla è un personaggio decisivo nella storia sportiva italiana e che va rivalutato: la prima donna olimpionica in un contesto storico che va rivisto senza luoghi comuni”, spiega Enrico Cavalli. Ondina Valla scomparsa a 90 anni nel 2006, è stata un’ostacolista e velocista italiana, campionessa olimpica degli 80 metri ostacoli ai Giochi di Berlino 1936, nonché prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi olimpici. E poi la vita della Sperandio che sembra uscita da un romanzo: è difficile immaginare oggi questa donna che agli inizi del ’900 girava per il centro storico dell’Aquila per immortalare cortili, personaggi e palazzi o viaggiare con i mezzi dell’epoca in tutto il comprensorio aquilano. “Amalia Sperandio è stata una donna meravigliosa, coraggiosa, anticipatrice dei tempi, una fotografa dalla tecnica sopraffina che ci ha regalato delle immagini sulla memoria storica della città che tanti non sapevano di avere”, ha spiegato Piercesare Stagni. Toccante il contributo di Errico Centofanti sulla figura di Paolina Giorgi, al secolo Francesca Chiodi, vittima nel 1911, a soli 28 anni, di quello che oggi viene definito dal diritto, femminicidio. “Una ragazza sfortunata, vittima di violenza da bambina, Paolina rischiava, per via delle umilissime origini, di essere dimenticata. Paolina al suo destino si è ribellata, ha studiato, fino a diventare una star internazionale”. Paolina Giorgi le cui spoglie riposano nel Cimitero Monumentale dell’Aquila, riuscita a diventare una star con l’attività di sciantosa nei café-chantant, apprezzata e venerata anche da Gabriele D’Annunzio. “La cultura aquilana e abruzzese devono molto ad Anna Ventura. La sua poetica, la sua scrittura facevano parlare le cose, riportando la realtà al centro”, spiega la professoressa Sergiacomo. “Raccontare chi era Laudomia Bonanni è nostro dovere morale, per portare a memoria futura una delle più grandi scrittrici del ‘900 italiano. Attraverso i suoi romanzi ha affrontato la tematica delle donne, protagoniste di tutti i suoi scritti, in un particolare percorso che ha creato un filone di femminismo non aggressivo, ma persuasivo e che agisce sull’intelligenza delle persone”, chiarisce il professore Giustizieri. Laudomia Bonanni, a cui è intitolato un premio di letteratura e poesia, è stata una scrittrice unica nel panorama culturale italiano: già maestra elementare ha scritto numerosi romanzi e novelle, giornalista pubblicista ha offerto, con la sua opera attenta alle problematiche delle classi più umili, Laudomia Bonanni offrì un eccezionale spaccato della società contemporanea.

Marzo in rosa nel segno delle donne: convegni e dibattiti a L’Aquila

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