Nuova Giunta Abruzzo, il puzzle si compone: Marsilio incontra i partiti

20 marzo 2024 | 11:39
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Nuova Giunta Abruzzo, il puzzle si compone: Marsilio incontra i partiti

I tempi sono maturi per la formazione della nuova Giunta della Regione Abruzzo. Marsilio rientrerà da Mons la settimana prossima e incontrerà i partiti. Poche le tessere del puzzle ancora da sistemare.

I tempi sono maturi per la formazione della nuova Giunta della Regione Abruzzo. Marsilio rientrerà da Mons la settimana prossima e incontrerà i partiti. Poche le tessere del puzzle ancora da sistemare.

“Competenza e peso elettorale”, questi i due capisaldi per la formazione della nuova Giunta della Regione Abruzzo, evidenziati dal presidente Marco Marsilio già dalla conferenza stampa a margine delle elezioni regionali del 10 marzo. La conferma è arrivata da Mons, in Belgio, dove lo stesso Marsilio ha partecipato alla plenaria del Comitato delle Regioni: “Daremo una giunta regionale che rispetterà gli equilibri che gli elettori hanno sancito nelle urne“, ha dichiarato Marsilio in merito, specificando anche che, una volta terminati i suoi impegni a Mons e tornato in Abruzzo avvierà un “confronto sereno con i partiti della coalizione”. Il ritorno di Marsilio in Abruzzo è previsto per la settimana prossima.
D’altra parte, il risultato elettorale è stato piuttosto chiaro, rispetto ai ruoli a disposizione: 6 assessori (tra cui un vicepresidente), un sottosegretario e la presidenza del Consiglio regionale. Come era ormai chiaro già dal giorno dopo le elezioni, per FdI un posto in Giunta è assicurato a Mario Quaglieri, con i suoi 11.748 voti; segue a ruota Paolo Gatti, con gli oltre 10mila voti sulla provincia di Teramo. Terzo e ultimo posto disponibile in giunta per FdI, dovrebbe andare a Tiziana Magnacca, quasi 10mila voti anche lei. Già sindaco di San Salvo e attualmente presidente del Consiglio comunale della città costiera, Magnacca ha superato l’ex assessore Nicola Campitelli, assicurandosi un ruolo di rilievo nel governo regionale. Per il partito di Giorgia Meloni, però, resta così scoperta la provincia di Pescara, che ha eletto Luca De Renzis e Leonardo D’Addazio. Almeno per il primo, quindi, dovrebbe arrivare qualche presidenza di commissione a riequilibrare i territori.
Per Forza Italia i conti potrebbero essere più complicati, con il coordinatore regionale Nazario Pagano pronto a chiedere due assessori e il Presidente del Consiglio, con Roberto Santangelo (il più votato del partito in Abruzzo con 9600 preferenze) e Lorenzo Sospiri che pure su Pescara ha raccolto qualcosa come 8822 voti, a giocarsi i ruoli principali; con l’esperienza maturata alla vicepresidenza, potrebbe essere Santangelo a “salire di grado” per assumere l’importante incarico alla Presidenza del Consiglio regionale, con Sospiri che sembra più indirizzato verso un assessorato. Più complicato sarà ottenere anche un secondo assessorato, che toglierebbe un posto in giunta fondamentale per gli equilibri di coalizione. Da questo punta di vista può essere utile ricordare le parole del presidente Marsilio che nella conferenza stampa dell’11 marzo ha tenuto a sottolineare il ruolo della lista Marsilio Presidente, che – parole sue – “ha fatto la differenza per la vittoria”: i 33mila voti della lista, infatti, sono un po’ meno lo scarto tra le due coalizioni arrivato a circa 42mila voti. E quindi proprio lì potrebbe scattare il riconoscimento per il lavoro fatto nella scorsa legislatura per la sanità a Nicoletta Verì, che con 2559 voti e un secondo posto in lista nella circoscrizione di Pescara non ha alcuna possibilità di entrare in Consiglio regionale. Una manovra che potrebbe innervosire altri “papabili” con  un corredo elettorale più robusto, e toglierebbe a Forza Italia la possibilità di ottenere il secondo assessorato. A “risarcimento”, sempre per Forza Italia, potrebbe però arrivare il ruolo di vicepresidente della Giunta regionale, collegato all’assessorato di Sospiri.
Più semplice la situazione in casa Lega, con Emanuele Imprudente più votato del partito in tutta la regione, che dovrebbe vedersi riconfermate deleghe in materia ambientale.
E arriviamo infine al ruolo di sottosegretario alla Presidenza, per cui si potrebbe tornare in quota FdI provincia dell’Aquila. Non è affatto un mistero, infatti, che la provincia dell’Aquila abbia trainato il successo del partito del presidente Marsilio e le 7758 preferenze a Massimo Verrecchia potrebbero rappresentare un buon viatico verso il sottosegretariato.
Insomma, la situazione per la composizione della giunta regionale non sembra molto complicata, quindi il confronto tra il presidente Marsilio e i partiti non dovrebbe durare molto. E con la formazione della giunta arriveranno anche le surroghe per i consiglieri nominati, con il subentro dei primi dei non eletti e quindi la formazione dell’assetto definitivo del nuovo Consiglio regionale.